Martedì a Vicenza: dal federalismo proposte per uscire dall'emergenza idro-geologica
Sabato 26 Novembre 2011 alle 15:38 | 0 commenti
Ance Veneto - Se ne parlerà in un convegno sulla difesa del suolo
Cinque proposte finanziarie e una operativo-programmatica per uscire dall’emergenza idrogeologica in Veneto. A porle al centro del dibattito pubblico e politico sarà Ance Veneto, l’associazione regionale dei costruttori edili, che ha promosso per martedì 29 novembre un convegno che si terrà a Vicenza, a Palazzo Bonin Longare, a partire dalle 15 dal titolo Risorse idriche, territorio e difesa del suolo: come combattere il rischio idrogeologico.
Il convegno rientra negli appuntamenti di approfondimento sui temi economici e del territorio promossi da Ance Veneto ed EST, Edilizia Sviluppo Territorio, bimestrale economico dell’Associazione dei costruttori.
«Conosciamo bene – spiega Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto – quali interventi sono necessari per mettere in sicurezza il Veneto dal rischio idrogeologico. Il problema è come reperire i fondi necessari oggi alla nostra regione (2,7 miliardi), in un periodo di estreme delicatezza per le finanze pubbliche. Noi siamo convinti, ad ogni modo, che tra le pieghe della finanza pubblica regionale e da ipotesi innovative di federalismo fiscale si possano trovare i fondi per sostenere un progetto graduale, ma ben definito nelle scadenze, perché il piano di mitigazione del rischio-idrogeologico individuato dalla Commissione grandi rischi voluta dalla Regione venga applicato interamente».
Per Ance Veneto, inoltre, è necessario una nuova organizzazione nella gestione della risorsa acqua e un coordinamento tra tutti i soggetti che oggi concorrono alla difesa del suolo.
«L’attuale assetto organizzativo delle strutture regionali – continua Schiavo – frammenta le competenze e le attività svolte sulle rete idrografica e diventa difficile avere un quadro d’insieme completo sia delle esigenze di intervento, sia dell’efficacia delle azioni svolte. Credo sia necessaria un’unica regia sotto cui collocare tutte le attività che concorrono alla difesa del suolo».
Le proposte che saranno presentate a Vicenza martedì prossimo saranno discusse, dopo il saluto iniziale di Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Vicenza, dal prefetto Perla Stancari, commissario straordinario per l’emergenza alluvione in Veneto, dal prof. Luigi D’Alpaos, docente di Idrodinamica dell’Università di Padova che ha redatto il piano di mitigazione del rischio-idrogeologico, da Tiziano Pinato della Direzione Difesa del suolo della Regione Veneto, dal prof. Luca Antonini, presidente della Commissione ministeriale per l’attuazione del federalismo (Copaff) e dagli assessori regionali Roberto Ciambetti, al Bilancio, e Maurizio Conte, Ambiente.
«Le idee che verranno discusse – conclude infine Schiavo – discendono da ipotesi di federalismo fiscale e possono presupporre certamente un aggravio economico per i cittadini veneti. Bisogna prendere consapevolezza, tuttavia, che gli interventi post emergenza costano molto di più alla collettività che non la prevenzione effettuata con forme innovative di ingegneria finanziaria, per non parlare dei costi umani, come tristemente ci ricordano le recenti tragedie in Liguria e Sicilia, che sono inestimabili e non più accettabili. Sono convinto che, in una logica di federalismo fiscale, i cittadini e le imprese siano disposti a dare il loro contributo, a pagare un euro oggi per la prevenzione piuttosto che sobbarcarsene dieci domani nell’emergenza. E’ un principio che non vale solo per il Veneto. Può essere un modello applicabile dalle altre regioni».
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