“Marijuana Express”, sgominata banda di spacciatori
Venerdi 6 Novembre 2015 alle 16:40 | 0 commenti
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza
Dalle prime luci dell’alba di oggi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, con l’ausilio di unità cinofile del Gruppo di Vicenza, sono impegnati nell’esecuzione di 12 misure cautelari personali, di cui 9 in carcere, 2 ai domiciliari e un obbligo di presentazione alla P.G., disposte dal G.I.P. di Vicenza, dott. Massimo Gerace, nei confronti di 11 soggetti nigeriani ed un italiano.
Gli indagati devono rispondere di oltre 2.200 episodi di spaccio (per un totale di circa 90 kg di droga ceduta) monitorati dai militari, attraverso indagini tecniche, pedinamenti ed appostamenti, a partire dall’ottobre 2014, fino allo scorso mese di marzo.
Le attività odierne – che si inquadrano nell’ambito dell’Operazione “MARIJUANA EXPRESS†condotta dalla Sezione Mobile del Nucleo PT di Vicenza – rappresentano il culmine delle investigazioni, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, dott.ssa Giulia Floris, attraverso le quali è stata individuata un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga nel capoluogo berico, che si approvvigionava, con cadenza settimanale, da fornitori della capitale, dove è stato individuato il fulcro del canale di rifornimento della marijuana.
Nel corso dell’intera indagine sono già stati arrestati in flagranza di reato 7 soggetti e sequestrati circa 12 chilogrammi di stupefacente.
Nelle attività di oggi sono state eseguite, inoltre, 24 perquisizioni locali e personali nei confronti degli indagati.
L’indagine ha avuto origine dall’arresto del fratello di uno degli indagati colpiti da misura cautelare, avvenuto presso la locale stazione berica da parte del Gruppo di Vicenza, il quale era stato trovato in possesso di circa 4 chili e mezzo di marijuana, appena acquistati a Roma. Il successivo sviluppo investigativo ha permesso di identificare ulteriori soggetti che adottavano lo stesso modus operandi per reperire stupefacente da rivendere nelle piazze vicentine e veronesi.
Oltre alla marijuana, è stato constatato come alcuni di questi soggetti si occupassero anche della vendita di eroina e cocaina a giovani tossicodipendenti vicentini, per lo più in centro città , a Campo Marzo, il tutto confermato da vari sequestri di stupefacente e dalle testimonianze di molti clienti.
Come già riscontrato in altre indagini, anche in questo caso la gran parte dei soggetti colpiti dalla misura cautelare sono in possesso di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria (che assimila il loro status a quello di rifugiato politico), mentre altri risultano clandestini.
Tra l’altro, nessuno dei soggetti arrestati risulta esercitare alcuna attività lavorativa, dimostrando di vivere soltanto dei proventi dello spaccio di droga. In proposito, emblematica è la vicenda di A.F. (32 anni), una delle due donne agli arresti domiciliari, che – nonostante già costretta nella propria abitazione, per un’analoga misura ricevuta per la detenzione di 11 chili di marijuana – continuava a spacciare direttamente in casa, dove riceveva carichi di marijuana “a domicilioâ€, tramite corrieri provenienti da Roma.
Un altro nigeriano, O.S. (39 anni), è stato arrestato questa mattina per la seconda volta quale destinatario di misura cautelare in carcere non avendo mai interrotto la propria attività , se non nel periodo di detenzione in carcere.
O.V. (25 anni), invece, nel dicembre scorso, era già stato catturato dai militari della Sezione Mobile del Nucleo PT di Vicenza e in quella occasione aveva opposto resistenza causando lesioni ad uno dei militari che lo stavano arrestando in flagranza di reato poiché trovato in possesso di circa 4 chilogrammi di marijuana che trasportava da Roma.
Un ulteriore soggetto arrestato quest’oggi, A.A. (25 anni), era uscito dal carcere soltanto nel novembre scorso, dopo esservi stato detenuto perché trovato con circa 5 chili e mezzo di marijuana, e nello stesso giorno in cui è stato liberato ha provveduto immediatamente ad effettuare una consegna di diversi chili di droga per conto di sua sorella.
Molti degli indagati raggiunti quest’oggi dalla misura cautelare, sono già stati arrestati in flagranza di reato per possesso di ingenti quantità di marijuana nel corso delle indagini.
Ancora una volta desta preoccupazione il largo numero di giovani che fanno uso di droghe sia pesanti che leggere. Quando si tratta di droghe leggere, è stato riscontrato che le stesse vengono “tagliate†con sostanze nocive per aumentarne gli effetti psicotropi, mentre si registra ancora un alto numero di giovani che si avvicinano all’eroina.
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