Manifesti della Grande Guerra. Un viaggio nella Vicenza bellica di cento anni fa
Giovedi 1 Ottobre 2015 alle 18:17 | 0 commenti
Chiuderà sabato 3 ottobre la mostra nella Loggia del Capitaniato sui manifesti comunali della Grande Guerra.  Ci ha accolto Luciano Parolin presidente dell’associazione “Vivi Vicenza†e curatore della mostra che per far memoria, rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni, dell’atmosfera vissuta dalla cittadinanza durante il primo cruento conflitto mondiale ha spulciato negli archivi comunali, nella sua collezione privata e in alcuni mercatini dell’antiquariato scovando diversi manifesti pubblicati dalle amministrazioni comunali dell’epoca.
“E’ stata una settimana molto soddisfacente – ha affermato Parolin –dato che abbiamo ricevuto circa un migliaio di presenze tra cui persino i discendenti dei personaggi di spicco di quel tempo come la figlia novantasettenne dell’allora sindaco Licinio Muzani, i pronipoti del Conte Lioy e di Tommaso Dal Molin. Abbiamo messo a disposizione della cittadinanza la possibilità di ammirare circa 70 manifesti stampati tra il 1915 e 1918 nei quali appaiono da i vari referendum sulla costruzione di un panificio comunale e l’istituzione di una linea del tram elettrico da San Felice a San Bortolo al censimento di profughi, rimpatriati e fuoriusciti. Senza dimenticare i calmieri sui generi alimentari, le esenzioni dal servizio militare, le aperture delle scuole elementari urbane fino addirittura le iscrizioni per cure termali ad Abano rivolte ai poveri registrati che soffrivano di reumatismi. †C’è tempo dunque ancora un paio di giorni per fare una sorta di viaggio nel tempo indietro di 100 anni per immaginare l’aria che si respirava per le strade di Vicenza tra ’15 e ’18. Dalla retorica interventista alla consapevolezza della situazione di sofferenza vissuta sul finire del conflitto.
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