Manifestazione nazionale per l'acqua pubblica, Bergamin: in campo, ma servono proposte
Giovedi 24 Novembre 2011 alle 16:51 | 0 commenti
Marina Bergamin, Segretario generale Cgil Vicenza - La Cgil in queste ore sta invitando tutti i propri iscritti, lavoratori e pensionati, ad aderire alla manifestazione nazionale che si svolgerà sabato 26 novembre 2011 a Roma per affermare ulteriormente il risultato del referendum per l'acqua pubblica voluta da circa 27,6 milioni di italiani nel referendum del giugno scorso.
Gli italiani hanno detto con chiarezza la loro opinione rispetto alla gestione dei servizi pubblici, in particolare per l'acqua: pubblico non vuol dire per forza inefficiente. E' questa la sfida che devono assumersi gli Enti Locali e con essi i cittadini, le Organizzazione Sindacali e quelle dei Consumatori, in difesa di beni comuni.
Sappiamo che i problemi sono tutti davanti a noi e sono di ordine politico ed economico.
Politico è l'art.4 della manovra estiva, riconfermato dalla Legge di Stabilità , ovvero una spinta fortissima verso il mercato di un'ampia gamma di servizi, che non condividiamo affatto.
Non ci nascondiamo che consistenti sono anche i problemi di ordine economico/finanziario nel campo dell'acqua: a livello nazionale si calcolano in 60 mld gli investimenti necessari nei prossimi 30 anni a favore di un buon sistema idrico integrato. Per questo, velocemente, avendo sventata la ‘privatizzazione' del servizio, sarà necessario formulare proposte serie e scegliere tra le numerose opzioni in campo per sostenere gli investimenti per un'acqua buona e accessibile a tutti.
Evitare i giochi del libero mercato sui beni comuni, non basta. A parere della Cgil è tempo di superare i campanilismi, le dimensioni strettamente locali, puntando ad alleanze e sinergie, evitando la politicizzazione degli incarichi di responsabilità e le relative prebende. Stando alla larga tuttavia dalle grandi o grandissime multi-utilities, troppo lontane dai bisogni delle comunità .
Vinto il referendum, va difeso il suo risultato ma la strada è tutta da percorrere.
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