Mandiamoli a casa tutti, a loro insaputa: la nuova questione morale
Martedi 10 Aprile 2012 alle 01:18 | 0 commenti
Scaiola è entrato nella storia per la sua impudenza nel giustificare pagamenti fatti per suo conto ma da altri per l'acquisto di un lussuoso appartamento. "A sua insaputa", disse, appunto. Ma da allora è cresciuta più dello spread la lista dei signori (parola usata a insaputa del nostro vocabolario) che hanno giustificato vantaggi, piccoli, grandi ed enormi, tutti ricevuti rigorosamente a loro "insaputa". Dai Brancher ai Tremonti, dalla casa in affitto al cognato di Fini alle decine di milioni sfilati a Rutelli dal suo tesoriere Lusi, passando per un palazzo comprato dal senatore Conti per 26 milioni e mezzo di euro e rivenduto poche ore dopo a 44 milioni.
Ma se una volta "si sperava" che tutto il male fosse concentrato nel signor B., che aveva tutelato la bimba Ruby, nipote di Mubarak a sua insaputa, poi abbiamo scoperto che ha scudato milioni di euro, esportati a insaputa del fisco, anche il signor Passera, ora ministro del governo del signor Monti, costui nel Cda della Fiat ai tempi in cui questa pagava tangenti a insaputa di tanti, troppi.
Se Maroni, Castelli, Zaia, Dal Lago, & c. ora attaccano Bossi, l'unico forse giustificabile nel non sapere (...intendere e volere, visto che l'Italia nomina ministro anche chi, come lui, fa scarso uso di cervello e parola a favore di gesti e pernacchie), dove erano i leghisti non certo di primo pelo come loro quando quello che denunciano ora, per lotte interne, succedeva da anni, a loro insaputa ovviamente? E dove era Rutelli quando Lusi gli sfilava soldi, nostri per giunta, a palate dal portafoglio? E Veltroni dov'era quando gli sfilavano Calearo, l'onorevole a sua insaputa? Per non parlare di primarie truccate e scandali di ogni specie e valore, tutti fatti condannati dai leader (de che?) dopo la loro evidenza ma mai visti in tempo per evitarli: colpevoli comunque, i nostri governanti, sia se avessero saputo e non fossero intervenuti, sia se fossero stati incapaci di gestire eventi di cui erano e sono responsabili!
E se non sono capaci di sapere o se sanno gestire male le loro cose, dai conti propri e dei loro partiti truffa alle truffe proprie e dei loro partiti, come pensano di essere capaci di governare l'Italia?
E, infatti, è grazie a loro, tutti o quasi tutti responsabili nel loro insieme di questa metastasi della democrazia, che, senza alcun colpo di stato apparente ma di fatto contro la Costituzione, l'Italia ha dovuto accettare un governo scelto a sua insaputa.
Decidiamo, quindi, e attuiamo subito, prima che sia troppo tardi, i tagli che veramente risolleverebbero questo Paese: mandiamoli a casa tutti. Ma non glielo diciamo, avrebbero di sicuro una scusa da ammannirci.
Come farlo? Decidendo di fare il contrario di quello che ci dicono di fare perchè la probabilità di essere nel giusto aumenterebbe a dismisura. Disobbedienza civile? No, obbedienza all'intelligenza residua purchè anche il presidente Napolitano non censuri di nuovo la questione morale. Sollevata da Enrico Berlinguer, ma non (ri)conosciuta dall'attuale capo dello Stato. Speriamo solo allora.
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