Mammona e la solitudine di Cristo
Venerdi 9 Aprile 2010 alle 06:30 | 0 commenti
Massimo Marco Rossi   Â
Riceviamo da Massimo Marco Rossi e pubblichiamo
A Josef Ratzingher e a tutti i Vescovi Italiani:
Credo che GESU' sia stato crocefisso perchè le sue indicazioni degli eguali diritti di tutti gli umani, della verità che rende liberi, della giusta distribuzione delle ricchezze, della nonviolenza come condizione dell'unica possibile convivenza universale, minavano nel profondo il potere dell'impero allora fondato sull'asse Oligarchia romana - Sinedrio ebraico ...
L'impero di oggi si autodefinisce nella dichiarazione di Obama* : "...useremo l'arma atomica per tutelare l'interesse vitale degli Usa , dei suoi alleati e partner ... "
Dunque l'impero di oggi userà ancora le armi nucleari....e così farà morire in croce non più il rivoluzionario nonviolento lasciato solo, tradito da tutti i suoi discepoli, ma ucciderà l'intera umanità .
A me pare che
- una Chiesa che ancora accetta la logica dell' imperialismo di quello decadente e di quelli emergenti non sia degna di definirsi cristiana ...
- non possano definirsi costruttori di pace coloro che :
accettano anche la sola minaccia dell'uso delle armi atomiche e ... la presenza di armi atomiche nel suolo Italiano;
accettano l'incremento delle azioni belliche come quelle che sono in corso in Afghanistan;
accettano l'espansione delle strutture e produzioni militari di qualsiasi tipo come la Nuova Base al Dal Molin, le fabbriche di bombardieri Nucleari e di ogni altra diavoleria ...
accettano le menzogne imposte al mondo sui reali eventi dell'11 settembre 2001...
Massimo Marco Rossi
*Repubblica . 6 aprile 2010
L'amministrazione Obama diffonde il nuovo documento di strategia difensiva:
limitazione del ricorso all'atomica, "Ma il terrorismo nucleare è il pericolo più grande"
Usa: "Useremo l'arma atomica
solo in circostanze estreme"
Nota di critica alla Cina: "Mancanza di trasparenza nei suoi piani, interrogativi sui propositi futuri"
Barack Obama
WASHINGTON - Meno bombe atomiche ma, soprattutto, impiego delle armi nucleari limitato e mai contro quei Paesi che rispettano gli impegni per la non proliferazione. La nuova strategia Usa, che lascia comunque aperta la possibilità dell'autodifesa dalle minacce nucleari rappresentate da Iran o Corea del Nord, sarà annunciata questa sera dal presidente Barack Obama ed è stata preceduta dalla diffusione del documento Nuclear Posture Review, già anticipato questa mattina dalla stampa Usa. Una definizione della strategia che arriva a 48 ore prima della firma a Praga del nuovo trattato Start Usa-Russia tra i presidenti Obama e Medvedev sul disarmo e a una settimana dalla Conferenza sulla non proliferazione di Washington, a cui parteciperanno 50 Paesi.
Il punto saliente della Nuclear Posture Review è che gli Stati Uniti faranno ricorso a ordigni nucleari "solo in circostanze estreme", "solo per difendere l'interesse vitale degli Usa o dei suoi alleati o dei suoi partner". Il terrorismo nucleare resta comunque, per il governo Usa, il pericolo più grande e immediato".
Quanto alla Russia, la presidenza Usa fa sapere che intende perseguire con Mosca intese per la riduzione delle armi nucleari che vadano oltre lo storico accordo Start2, che sarà firmato giovedì a Praga: prevede la riduzione del 25% delle armi nucleari dispiegate, portandole a un massimo di 1.550 per ognuna delle due ex superpotenze. Il ministro degli Esteri, russo Serghei Lavrov, ha sottolineato che attesta "un nuovo livello di fiducia" tra i due Paesi, ma ha avvertito che Mosca potrebbe uscirne se si sentità minacciata dallo scudo antimissile statunitense.
Nel documento, infine, Washington invita Pechino a uscire dall'ambiguità in tema di armi nucleari: la mancanza di trasparenza, è scritto nel documento, solleva interrogativi sui suoi "propositi strategici futuri".
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