Quotidiano | Categorie: Politica, Sanità

Malati condannati a morte, La Destra accusa: Merck non da medicine anti tumore a Grecia

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 8 Novembre 2012 alle 21:50 | 0 commenti

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Piero Puschiavo, Progetto Nazionale La Destra - La guerra finanziaria che stiamo vivendo non ha pietà per nessuno, una guerra sferrata con al posto delle vere munizioni le banconote e, chi più ne ha più sopravvive. Questo per portare all'attenzione di quanto sta succedendo ai malati tumorali in Grecia. È notizia recente che la Merck, grossa azienda tedesca di farmaci antitumorali, abbia sospeso le forniture ai reparti di oncologia degli ospedali ellenici.

Stiamo parlando in particolare del farmaco Erbitux, specifico per il trattamento dei tumori al cervello, colon rettali e collo. Poiché il sistema sanitario greco è in "sofferenza", la causa dei ritardi di pagamento e i debiti contratti, hanno portato il colosso Merck, che solo l'anno scorso ha guadagnato circa 855 milioni di euro, a questa drastica decisione. Evidentemente i miliardi concessi dalla Banca Centrale Europea alla Grecia poco tempo fa, attraverso il famoso intervento salva Stati, sono serviti a far rientrare solo le banche dalle esposizioni accumulate con le speculazioni e questo, a danno addirittura della Sanità pubblica. Sembra un ordine di "non fare prigionieri" in una guerra che oramai ha aperto fronti in tutti i comparti sociali e dove come carne da cannone sono coloro che hanno esaurito il contante.
Il farmaco potrà infatti essere acquistato dai malati solo nelle farmacie, con pagamento alla consegna. Un altro "diritto" sta per essere cancellato per mancanza di liquidità e, guardando all'Italia ed al suo Governo composto da "funzionari di banca", non è difficile prevedere che oltre alla stretta creditizia delle banche, in un futuro molto prossimo avremo pure una stretta da parte delle farmacie. La morte lenta, tecnicamente assistita, si sta avvicinando.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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