Magistratura e fascismo in Veneto, un colpo di fulmine. Incontro con Focardi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Giugno 2013 alle 22:05 | 0 commenti

ArticleImage

Guanxinet - Quale fu l'atteggiamento della magistratura nei confronti del nascente regime fascista? Come la magistratura svolgeva il suo operato negli interessi del regime? Come venivano controllati i magistrati durante il Ventennio? Come erano arrivati alla magistratura e come potevano avanzare velocemente nella carriera? Infine, come agivano a livello locale? A queste e a molte altre domande tenta di rispondere il volume di Giovanni Focardi. Partendo da fonti poco utilizzate, come i fascicoli personali dei magistrati (e quindi dalle vite e dall'operato di questi).

Focardi ricostruisce le vicende della magistratura in un periodo che vede l'instaurarsi di un nuovo regime con la violenza, la promulgazione delle leggi eccezionali del 1925-26 e quelle razziali del 1938, la guerra d’Etiopia, fino alla caduta della Rsi.

La ricerca mette in evidenza i molteplici e complessi rapporti della magistratura non solo con la dittatura, ma anche con le autorità politiche periferiche, e con le altre professioni a loro vicine, come gli avvocati e i procuratori.

Durante la serata si parlerà dei magistrati e delle loro azioni, con particolare riguardo alle vicende degli uomini che hanno agito nel territorio vicentino; di come essi abbiano assecondato gli interessi del regime - e degli amici del regime - durante tutto il Ventennio (anche a Valdagno); infine, di come abbiano aiutato la resistenza nel 1943-45 (un nome per tutti, Ettore Gallo).

“I magistrati erano uno degli elementi cardine del controllo della società in periferia insieme al prefetto, al podestà, al federale, al comandante dei carabinieri, ma anche al prete e al provveditore agli studi. Un tassello che le ricerche storiche che si occupano del fascismo, delle sue istituzioni e della società italiana durante il ventennio, raramente prendono in considerazione fermandosi sulla soglia dei tribunali: non considerando dunque chi fossero i magistrati in servizio, come se fosse del tutto indifferente il fatto che dietro a una sentenza (..) vi fosse il giudice x piuttosto che y”.

Giovanni Focardi, è ricercatore di storia contemporanea all'Università di Padova, dove negli ultimi anni ha insegnato Storia del Giornalismo, Storia contemporanea e Fonti e metodi della ricerca. Si è occupato di storia europea del XX secolo, istituzioni, élites pubbliche e professioni, con particolare riguardo alle esperienze italiane e francesi degli anni '40. Emilio Franzina, è professore ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Verona, dove insegna anche Storia delle Americhe e Storia del Giornalismo. Nei suoi studi si è interessato a svariati temi, dalla storia dell'emigrazione (ha anche fondato l'Archivio storico dell'emigrazione italiana alla società veneta nell'Ottocento e Novecento. E' esperto del Veneto (e in particolare di Verona e Vicenza) sotto il fascismo, e ha dedicato numerosi lavori alla Vicenza fascista, da Bandiera Rossa ritornerà, nel cristianesimo la libertà. Storia di Vicenza popolare sotto il fascismo a Vicenza di Salò (e dintorni). Fuori dall'attività accademica, negli ultimi anni assieme agli Hotel Rif ha portato sul palco vari spettacoli su Risorgimento e Resistenza. Carlo Menegante, laureato in Scienze Storiche a Padova, vorrebbe un giorno diventare uno storico. Studia il fascismo nel vicentino ed è appassionato di biografie.

 

martedì 18 giugno 2013 ore 20.30

 

PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 – Valdagno (VI) 

Magistratura e fascismo L’amministrazione della giustizia in Veneto 1920 – 1945 Ivsrec - Marsilio Editore

 

    Giovanni

    Focardi

    autore del libro

 

     Emilio

     Franzina

     Università di Verona

 

introduce e coordina

       Carlo

       Menegante

       guanxinet

 

 

per informazioni: [email protected] - www.guanxinet.it tel. 0445 406758

in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network