M5S Vicenza: Aim restituisca l'iva indebitamente incassata sulla tassa rifiuti
Martedi 18 Marzo 2014 alle 18:03 | 0 commenti
Liliana Zaltron, Consigliere Comunale Movimento Cinque Stelle Vicenza - Il M5S di Vicenza appoggia i cittadini sulla richiesta di rimborso dell’IVA indebitamente pagata sulle tasse dei rifiuti e chiede spiegazioni all’Amministrazione Comunale. Il Salvagente, in collaborazione con la Federconsumatori, ha stabilito che dal 1999 ad oggi (a Vicenza fino al 2012), tra le 6 e le 8 milioni di famiglie italiane hanno indebitamente pagato il 10% di IVA sulla TIA, ossia sulla Tariffa di Igiene Ambientale che invece, come da circolare emessa dalla Corte di Cassazione, non dovrebbe essere pagata.
Per questo motivo il Movimento Cinque Stelle di Vicenza ha interrogato l’Amministrazione Comunale chiedendo di spiegare (1) le ragioni per cui le risposte fornite ai cittadini dal Comune non sono altro che uno scarico di responsabilità nei confronti di AIM, posto, come definito dal Giudice di Genova, la posizione di soggetto attivo del Comune stesso; inoltre, è stato chiesto (2) quali siano le azioni poste in essere dal Comune di Vicenza/AIM per la restituzione del prelievo dell’IVA, a seguito della illegittimità della stessa.
A tal proposito, l’associazione Altroconsumo ha diffidato molti comuni e società municipalizzate che gestiscono i rifiuti per conto del Comune, tra cui, infatti, AIM S.p.A., al fine di richiedere il rimborso dell’IVA che hanno indebitamente incassato.
In accordo con quanto ribadito e denunciato anche da Altroconsumo, lo stesso M5S ha ritenuto che tali importi siano da considerarsi indebitamente versati e riscossi, e pertanto è stato deciso di interrogare l’Amministrazione comunale;
A giustificare questa decisa presa di posizione nei confronti del comune vi sono diverse sentenze della Corte di Cassazione, tra cui la sentenza n. 17526 del 09/03/2007 che ha provveduto a riconoscere la natura tributaria della TIA che, al pari della vecchia TARSU, è un tributo e, pertanto, non è assoggettabile all’IVA.
A fronte dei tentativi dell’Agenzia delle Entrate di rettificare questa sentenza della Cassazione, la Corte Costituzionale, in data 24/07/2009 si è pronunciata così: “La Tia(…), pur essendo diretta a sostituire la Tarsu, è disciplinata in modo analogo a detta tassa, la cui natura tributaria non è mai stata posta in dubbio né dalla dottrina né dalla giurisprudenzaâ€.
Ogni dubbio è da considerarsi chiarito dalle sentenze n.3294/2/3/2012 e n.3756 del 9/3/2012 -TN n.6/2012 emesse dalla Sezione Tributaria della Corte Suprema di Cassazione che hanno stabilito in via definitiva la natura tributaria della TIA e l’illegittimità dell’addebito dell’IVA sulla medesima tassa.
Crediamo sia giunto il momento che l’Amministrazione Comunale ed AIM si esprimano in maniera definitiva sui modi e sui tempi che sceglieranno di adottare per rimborsare i cittadini di queste spese che hanno gravato per anni sui bilanci delle famiglie.
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