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M5S Veneto: “Zaia non vuole risolvere il problema dei Pfas"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Luglio 2017 alle 16:21 | 0 commenti

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Con la sua lettera a Gentiloni e al ministro Galletti, il presidente della Regione Luca Zaia ha confermato di non avere la volontà di risolvere il problema dei Pfas in Veneto. Zaia chiede gli 80 milioni promessi dal Governo, dicendo che senza quelli non si può portare a compimento neppure la progettazione delle opere che servirebbero a risolvere l'emergenza. Peccato che proprio in queste settimane si siano spesi 300 milioni di euro per la Pedemontana veneta, mettendo quindi gli interessi di un costruttore privato al di sopra della salute dei cittadini veneti. Ma Zaia con la sua lettera dimostra ancora una volta di non essere al corrente dei problemi della Regione, delle inchieste, delle emergenze.

Se Zaia conoscesse i reali problemi dei veneti, come ne conosce le sagre di Paese, sarebbe un governatore eccezionale. Peccato che non sia così. Con la sua lettera infatti pare sostituirsi al NOE, alla Magistratura, all'Arpav, alla CTR regionale sui Pfas e alla costituenda commissione regionale di inchiesta, dichiarando che l'attuale proprietà della Miteni e gli attuali manager non sono responsabili dell'inquinamento da Pfas.

Smentisce persino il suo assessore regionale all'ambiente Bottaccin, il sindaco leghista di Trissino e anche il direttore della sanità veneta Mantoan.

Se Zaia sta dalla parte della Miteni, noi del MoVimento 5 Stelle stiamo e staremo sempre dalla parte dei cittadini veneti, la cui salute è in pericolo da anni a causa dell'inquinamento da Pfas.

È grazie al M5S che l'emergenza Pfas è emersa e che qualcosa si sta muovendo, non dalla politica ma da magistratura e forze dell'ordine, per risolvere l'emergenza e mettere in sicurezza i veneti.

Zaia, finto autonomista, la smetta di fare lo scaricabarile su Roma e chieda piuttosto i soldi alla Miteni, secondo il principio di "chi inquina paga".

Leggi tutti gli articoli su: Miteni, Luca Zaia, Pedemontana Veneta, pfas

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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