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M5S e Berti lanciano la Veneto Valley: "open data, big data e democrazia partecipata"

Di Edoardo Andrein Sabato 16 Maggio 2015 alle 15:03 | 0 commenti

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Dalla Silicon Valley in California negli Stati Uniti, alla Veneto Valley lanciata da Jacopo Berti, candidato presidente Veneto per il Movimento 5 Stelle. "La grande opera del Movimento non è un'autostrada a otto corsie, carica di cemento, asfalto e appalti truccati: il domani della regione passa dalla banda larga e dalla vera alta velocità. Quella dei dati". E per presentare la sua rivoluzione digitale Berti ha organizzato una innovativa conferenza stampa online attraverso l'applicazione Hangout di Google.

"Ho voluto che si svolgesse online proprio per dimostrare le potenzialità del mezzo e per condividerne con i professionisti del settore eventuali criticità", spiega Berti che svela la ricetta del Movimento per mettere in rete tutte le imprese venete:

"Abbiamo portato la rivoluzione digitale nella politica ora la porteremo anche in Veneto con misure concrete, attuabili e innovative. Guardiamo al Veneto del 2020 e alla sua competitività sugli scenari emergenti. Tre le parole d'ordine: open data, big data e democrazia partecipata. La Veneto Valley che vogliamo è una fucina di cervelli, che non devono scappare all'estero per arricchire Paesi stranieri, ma vanno coltivati e valorizzati qui. Dal 2008 al 2014 sono 23 i miliardi complessivi gettati al vento, che corrispondono all’investimento in istruzione e formazione dei tanti laureati che trovano lavoro altrove. L'unico modo possibile per fermare questa emorragia è quello di dare motivi per rimanere: favorire l'imprenditorialità, investire sulle specificità, sulle nicchie, che sono le eccellenze del Veneto".

 

I punti del progetto per un Veneto in rete, tecnologico, che valorizza le startup del M5S:

Oggi In Italia come velocità di download siamo al novantottesimo posto, dopo la Grecia e davanti al Kenya (evviva!).
In questi anni abbiamo fatto dei passi da gambero, nel 2010 eravamo al settantesimo posto, nel dicembre 2012 ottantaquattresimo, con i nostri 8,51 megabyte al secondo siamo ultimi tra i paesi del G8, penultimo è il Canada, che però ha tre volte la nostra velocità.
Secondo una ricerca del World Economic Forum, per ogni 10% di incremento della banda larga è stimato che ci sia una crescita dell’1,21% del prodotto interno lordo.
Per questo la sfida del Veneto del 2020 sono le infrastrutture digitali, integrate a quelle fisiche. Abbiamo racchiuso le nostre proposte nel nostro piano di rilancio: Veneto Valley.
Privato: 
Non saranno più i cervelli ad andare all'estero, ma solo le loro idee. 
Soluzioni concrete ed innovative per esportare in tutto il mondo le nostre eccellenze. 
1) Banda larga: tutto il Veneto cablato (100Mb in tutte le città, 30Mb in aree rurali)
2) Strutture di Co-Working gratuite: recuperiamo le strutture inutilizzate pubbliche per dare gratuitamente ai ragazzi un posto dove lavorare e condividere
3) 25.000€ per ogni imprenditore: togliamo i soldi ai politici e li diamo ai cervelli. Aboliamo i vitalizi, recuperiamo 65mil euro e diamo 25.000 euro a 2600 nuove imprese.
Pubblico: 
Una società onesta è una società trasparente. Per questo ni vogliamo che tutto ciò che riguardi il pubblico sia on line e disponibile a tutti i veneti. 
Abbiamo già realizzato OpenTG, ora vogliamo che tutto sia disponibile on line. 
Solo così potremmo combattere la corruzione ed il malaffare, sapendo dove come e perchè vengono spesi i nostri soldi. 
Ogni singolo euro sarà monitorato, spiegato, tracciato e pubblicato in modo semplice e fruibile. 
Le nostre proposte per realizzare tutto ciò: 
1) Costituzione Struttura regionale per la Digitalizzazione che gestisca e coordini lo sviluppo digitale di imprese e pubblica amministrazione e la diffusione della cultura digitale, con a capo un manager NON scelto dalla politica. Democrazia diretta e meritocrazia, no alla partitocrazia
2) Open Data: tutti i bilanci di qualsiasi partecipata e struttura regionale disponibili e reperibili on line con facilità di utilizzo (es. OpenGov.com)
Questo è il Veneto del 2020: onesto, trasparente, innovativo, competitivo, digitale.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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