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Lupi, Simone Scarabel (M5S): "niente sparatorie né sparate estive"

Di Note ufficiali Martedi 14 Agosto 2018 alle 13:14 | 0 commenti

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Non si spara ai lupi, e non si sparano neppure baggianate estive su proposte inattuabili. Quel che si deve fare è ottenere dall'Europa la possibilità di superare il regime attuale per i risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica. A dirlo - in questa nota - è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel, che interviene così nella vivace querelle politica sulla gestione dei lupi in Veneto.

“In questi giorni ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori – spiega il consigliere – da chi vorrebbe ammazzarli tutti a fucilate fino a chi vorrebbe vietare la caccia alle prede dei lupi”.

“Almeno la proposta dei proiettili di gomma, che pure non ritengo condivisibile, era approvata dall'Ispra – si rammarica Scarabel, che da tempo segue le tematiche legate al mondo agricolo veneto – ma sentire parlare gente che vuole utilizzare il problema dei lupi e della fauna selvatica per raccattare voti, da una parte e dall'altra, mi fa davvero arrabbiare”.

“La questione va gestita con l'aiuto dei professionisti del mondo scientifico che da anni studiano la convivenza del lupo in contesti antropizzati come l'altopiano di Asiago o la Lessinia – sottolinea il consigliere – la mia proposta è già stata portata avanti con successo in Emilia Romagna e prevede che il Veneto chieda a Bruxelles di superare il regime de minimis per i risarcimenti dei danni dalla fauna selvatica”.

In questo caso le risorse vanno incardinate alla misura 5 del PSR, “che è fatta apposta per risarcire il mancato guadagno degli agricoltori – ricorda Scarabel - questa misura ha un budget di milioni di euro e finora ha stanziato pochi spiccioli. Questa è una risposta che può dare la politica, senza andare in cerca di sparate di Ferragosto, mentre la risposta sul campo va data da seri professionisti”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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