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L'uomo delle rotatorie era il lobbista con le amministrazioni pubbliche di destra

Di Federica Raccanelli Martedi 15 Luglio 2014 alle 11:19 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 271 - Con lui ad occuparsi di quelle di sinistra per la Microvett era Raffaello De Brasi, ex deputato del Pd. L'ex assessore e consigliere delegato alla mobilità ora è generale manager della Cima Automotive di Creazzo. Direttamente da Claudio Cicero, l'ex assessore di Enrico Hüllweck e poi consigliere delegato di Achille Variati, dopo e prima la sua collocazione elettorale in opposizione in sala Bernarda, ci facciamo raccontare la storia dello sbarco a Vicenza dei motori elettrici della ex Microvett di Imola per cui ha lavorato prima di riapprodare anche lui insieme a loro a Creazzo presso la Cima.

«Sono un ex dipendente Micro-Vett, quando è stato dichiarato il fallimento siamo stati tutti messi in mobilità e io, cercando nuove risorse, ho trovato la disponibilità di Giulio Bocchi, presidente della Cima di Creazzo. Per quanto riguarda i dipendenti imolesi, essendo stati messi tutti in mobilità, ora la Cima non ha il problema di reintegrarli. Sono stati comunque assunti uno dalla Veloce e uno dalla 4C Auto, come addetto alla manutenzione. Io ora per Cima sono general manager. Abbiamo un nuovo brevetto per la trasformazione dei motori da endotermici ad elettrici. Un kit che permetterà questa modificazione del motore al più basso costo possibile e che ora dobbiamo omologare. La Cima ora ha fondato Cima Automotive, di cui Bocchi è amministratore unico. Pensiamo, comunque, che prima ancora di costruire direttamente vetture elettriche, il mercato della trasformazione dei motori endotermici in elettrici potrebbe essere molto interessante: si userebbero anche componenti del motore già in uso nelle auto e questo abbatterebbe i costi. Ora si sta "correndo" con il Ministero e gli organi preposti per effettuare le omologazioni e tutti i test necessari, in 3 o 4 mesi potremmo essere pronti anche se le procedure sono molto puntuali e attente. Ho utilizzato la mia esperienza in Micro-Vett per realizzare ciò che lì non esisteva, in modo da economizzare al massimo. Bocchi è una persona estremamente attiva interessata a tutto ciò che è novità, è stato stimolato dalla mia proposta e quindi ha deciso di espandere la sua azienda nel settore motori. Ora abbiamo già rapporti con Fiat, di cui a breve ci saranno i riscontri, ma abbiamo contatti anche, seppur minori, con Piaggio e con Iveco. Siamo anche in trattativa con VEM per un veicolo di fabbricazione cinese, un piccolo mezzo da lavoro. Faremo delle proposte per classi di potenza. L'autonomia è un falso problema in realtà. Aumentare la carica delle batterie fa aumentare ovviamente i costi quindi da noi si punta sulla consapevolezza dell'acquirente delle potenzialità del veicolo per, quindi, utilizzarlo in base alle sue caratteristiche. Abbiamo dei contatti con AIM Energy per rifornire i caricatori nella città ma sarà possibile ricaricare i veicoli che usciranno da noi anche con le prese di casa di notte, quando c'è un consumo di energia minore rispetto al giorno. Abbiamo anche contattato la FIAMM per le batterie, vedremo ora come andranno i nostri contatti».
Come ha conosciuto la Micro-Vett priam di andare a lavorarci?
«Nel 2003 quando iniziava il progetto con Veloce è stata fatta una ricerca di mercato, poi è stato aperto il bando e si sono presentati i rappresentanti della Micro-Vett. Dopo aver fatto tutti i test che servivano, sono stati scelti. Nel 2005 Veloce è partito, era l'unico progetto per il trasporto elettrico che funzionava in Italia e Micro-Vett portava i suoi clienti a Vicenza come referenza. Nel 2008 sono stato chiamato dall'allora presidente di Microvett, Gaetano Di Gioia, che mi propose di andare a lavorare per lui come responsabile delle Pubbliche relazioni. Io mi occupavo delle amministrazioni pubbliche ma ho progettato anche bus, 500 da corsa e moto».
Anche Raffaello De Brasi,ex deputato del Pd, ci ha dichiarato di essere stato «consulente dal 2008 al 2011 di Microvett nel campo delle relazioni legate agli enti pubblici. Claudio Cicero ha iniziato a lavorare per Micro-Vett nel 2010, io non ho mai avuto l'occasione di conoscerlo se non all'interno dell'azienda. Ritengo sia stato notato dal Di Gioia come persona abile quando si sono venduti i mezzi alla Veloce di Vicenza e poi gli sia stato chiesto di entrare in azienda».
«Certo che me lo ricordo - dice Cicero- , avevamo lo stesso ruolo, ci occupavamo entrambi della comunicazione con le amministrazioni. Io mi occupavo delle amministrazioni di destra e lui invece di quelle di sinistra. Lui l'ho conosciuto in Micro-Vett, prima, confermo, non ne avevo mai avuto l'occasione»

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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