L'unto dal sindaco Variati e dal delfino Bulgarini è indagato: ipotesi abuso d'ufficio per Giovanni Villa direttore onorario dei Musei Civici e, in quanto tale, nel cda della Fondazione Roi in spregio allo statuto
Venerdi 1 Dicembre 2017 alle 09:26 | 0 commenti
Sono indagini per abuso di ufficio nulla è concluso, per carità . Quindi evitiamo di recitare ossessivamente la litania dei garantisti sul prof. Giovanni Carlo Federico Villa che da anni siede nel cda della Fondazione Roi in contrasto chiaro con lo statuto, che lì vuole il "direttore pro tempore" dei musei civici e non quello scientifico e onorario, che dir si voglia, anche se questa scelta è stata fatta su iniziativa del sindaco attuale Achille Variati e del suo successore designato, Jacopo Bulgarini d'Elci. Giovanni Villa, su nostra denuncia, era già "messo sotto osservazione" dalla sua università , quella di Bergamo, per non aver chiesto il permesso di lavorare per il Chiericati percependo, per giunta, denari dalla Fondazione Roi tramite la Didaké sas di cui Villa è socio accamandatario e accomandante.
Sulla vicenda l'Università di Bergamo non ci ha voluto fornire dettagli sulle decisioni prese, nascondendosi per ora dietro presunte motivazioni di privacy, ma lasciamo a voi giudicare e chiediamo di nuovo a Variati e Bulgarini se, in barba a un qualunque criterio di opportunità , sia giusto lasciare ancora Villa là dove non potrebbe sedere: nel cda della Roi.
Non avendo per ora informazioni di prima mano, vi lasciamo, invece, raccontare la vicenda attuale del presunto abuso d'ufficio dall'articolo che riprendiamo dal GdV, che, pure, tra le sue righe, continua, pervicacemente, a sostenere tesi insostenibili sul ruolo di Villa in Roi.
La guardia di finanza l'altra mattina ha perquisito gli uffici del Comune per recuperare documentazione sul bando per l'assunzione di un istruttore Musei, concorso viziato? Indagato Villa.
L'ipotesi a carico del direttore onorario è di abuso d'ufficio: da componente della commissione d'esame avrebbe potuto favorire una concorrente
Palazzo Chiericati, in piazza Matteotti, sede dei Musei civici per cui lavora l'istruttrice|Il ...
di Diego Neri
L'ipotesi è pesante: abuso d'ufficio. E i contorni dell'inchiesta lo sono altrettanto: il sospetto è infatti che un concorso pubblico sia stato truccato. L'altra mattina, la guardia di finanza ha compiuto un blitz negli uffici comunali di Vicenza, e si è recata anche a palazzo Chiericati. I militari hanno sequestrato diversa documentazione ed hanno consegnato un avviso di garanzia al direttore onorario dei Musei civici, il professore universitario Giovanni Carlo Federico Villa, studioso di livello europeo, storico dell'arte e museologo. L'inchiesta delle fiamme gialle, coordinate dal pubblico ministero Paolo Fietta, mira a far luce su un possibile conflitto di interessi, perché Villa ha partecipato alla commissione d'esame che ha decretato come vincitrice del bando per un posto di istruttore direttivo dei Musei la ricercatrice Chiara Signorini, che aveva lavorato a lungo anche con lui alla Fondazione Roi.
IL BLITZ. I dettagli dell'indagine sono in questo momento coperti dal segreto istruttorio, e gli inquirenti non aprono bocca. Da quanto si è potuto apprendere, l'altra mattina i finanzieri del nucleo di polizia tributaria, comandati dal colonnello Crescenzo Sciaraffa e dal tenente colonnello Sergio Demichelis, si sono presentati in Comune con un mandato di perquisizione firmato dal sostituto procuratore. L'obiettivo era quello di acquisire tutta la documentazione relativa al bando di concorso per titoli ed esami indetto dal Comune che, pubblicato lo scorso febbraio, si era concluso l'8 giugno.
LA COMMISSIONE. La graduatoria finale aveva visto premiata Signorini con 90 punti, seguita da Denis Ton (87) e, più indietro, Ilaria Turri, Valeria Cafà e Ivana De Toni. La commissione, incaricata a fine marzo, era presieduta da Loretta Simoni, direttore del settore Cultura di palazzo Trissino, da Villa e da Cinzia Milan, in qualità di esperti, e dalla segretaria Anna Maria Carta. Nella determina veniva annotato che nessuno avrebbe percepito compensi.
IL PROFESSIONISTA. Villa è uno studioso di valore. Attualmente è anche curatore della mostra "Il cielo prima di Galileo" a Padova. In passato aveva lavorato, come consulente, proprio per i Musei cittadini, occupandosi di un voluminoso studio sulla Pinacoteca. Quando venne a mancare, per pensionamento, il direttore scientifico dei Musei fu chiamato Villa, come esperto, anche in vista del restauro di palazzo Chiericati. Il docente fu assunto inizialmente dalla Fondazione Roi, ma poiché il direttore dei Musei è anche membro di diritto del consiglio di amministrazione della Fondazione, Villa segnalò di essere in conflitto di interessi e uscì brillantemente dall'empasse decidendo di lavorare gratis, da direttore onorario. È così rimasto nel cda.
IL CONFLITTO DI INTERESSI. Signorini, laureata in Beni culturali, nel suo curriculum, oltre ad una collaborazione proprio con il Chiericati e ad un'esperienza come responsabile di galleria d'arte, vanta 5 anni di collaborazioni, anche come borsista, proprio per la Roi, dal 2011 al 2016, con attività importanti e di pregio. È per questo che la procura ipotizza il conflitto di interessi, che starebbe alla base dell'abuso d'ufficio, a carico di Villa. Quest'ultimo, dovendo esaminare fra i candidati una ricercatrice che aveva lavorato a lungo per la Fondazione, della quale lui è consigliere di amministrazione, avrebbe dovuto astenersi dallo svolgere attività nella commissione. Non è chiaro se i detective delle fiamme gialle si siano mossi d'iniziativa o in seguito ad un esposto di qualcuno degli altri concorrenti. Ora valuteranno i documenti, e Villa potrà farsi interrogare.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.