Poletto: no al referendum senza quorum ma con idea di partecipazione da prima repubblica
Venerdi 17 Giugno 2011 alle 11:45 | 0 commenti
Tomaso Rebesani, coord. prov. Sinistra Ecologia Libertà  -  Caro Poletto: i vicentini vogliono partecipare, i recenti referendum lo confermano
Il Presidente del Consiglio Comunale Luigi Poletto è intervenuto oggi per opporsi all'introduzione del referendum cittadino senza quorum, Nel leggere le sue battute emerge un'idea molto antiquata di partecipazione, quasi da prima repubblica quando la partecipazione poteva avvenire all'interno di rigorose norme stabilite da coloro che facevano politica sul serio e che erano titolati a decidere come questa partecipazione dovesse avvenire.
Ciò che è accaduto di recente in Nord Africa, ciò che sta accadendo in questi giorni in Spagna dimostra che stiamo vivendo un altro tempo e dispiace che una persona così sinceramente impegnata in politica come il Presidente Poletto non sappia coglierlo.
Anche l'Italia sta cominciando a dare qualche segnale: Milano, Cagliari, Napoli e poi i recenti referendum dove anche nel vicentino 6 elettori su 10 sono andati a votare, però non dimentichiamo che dal '99 non si centrava il quorum. E si è trattato di una campagna nazionale che ha visto l'impegno di centinaia di associazioni e ha goduto della spinta delle recenti amministrative.
Se vogliamo che la gente partecipi a livello comunale le modalità devono essere il più possibile semplificate e la partecipazione stessa va favorita ed incentivata. Non dimentichiamo che nell'ormai leggendario referendum autogestito sulla base al Dal Molin del 5 ottobre 2008 hanno partecipato più di 20.000 elettori di Vicenza, un'enormità da una parte, un numero che potrebbe essere insufficiente per poter dire qualcosa se seguissimo l'idea di Poletto, perché qualcuno potrebbe pretendere un quorum del 50% o il 50% delle recente elezioni amministrative e così via.
La sostanza è una sola: vogliamo dare spazi di democrazia diretta ai vicentini in un momento in cui gli istituti di democrazia rappresentativa regolarmente eletti soffrono di una pesante lontananza da coloro che dovrebbero rappresentare? Vogliono i partiti, che ormai sono ai minimi della loro rappresentatività rianimare una democrazia spesso spenta attraverso la partecipazione diretta come si sta facendo con le primarie per la scelta dei candidati?
La strada è una sola, è quella che Sinistra Ecologia e Libertà sostiene insieme a tante altre associazioni cittadine da tempo: NESSUN QUORUM, una buona soglia di firme per la raccolta della proposta in modo da escludere le richieste poco partecipate e favorire così la Democrazia Diretta.
Il Sindaco Variati ha fatto propria questa proposta, segno della sua capacità di leggere i tempi, il Presidente Poletto vi si oppone, forse fare bene a pensarci un attimo di più.
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