Luca Zanon a Variati:"Doveva essere il sindaco di tutti. Si è dimostrato il sindaco di pochi"
Sabato 13 Agosto 2011 alle 16:29 | 1 commenti
Riceviamo da Luca Zanon questa lettera aperta diretta al sindaco Achille Variati e pubblichiamo
Caro Sindaco Variati, sa, ho trovato molto divertente la sua ordinanza anti-prostituzione. Si', divertente davvero, perchè dopo 3 anni di continui solleciti, di continue richieste d'aiuto da parte dei cittadini che abitano nelle zone interessate, l'unica soluzione che Lei e la sua sgangherata Giunta è riuscita a trovare... è stata quella di spostare il problema. Spostarlo in zone in cui, si spera, la gente si lamenti meno. Ma, vede, se avesse ascoltato i suoi concittadini, si sarebbe accorto che la prostituzione è solo una parte del problema.
La zona, infatti, è sede di un fiorente commercio di droga, e non solo: conseguentemente alla droga arriva la criminalità organizzata, i furti, i capannelli di gente poco raccomandabile agli angoli delle strade, i bar dove gli Italiani non possono entrare, i kebab utilizzati come copertura di affari ben più loschi, le risse e gli inevitabili morti. Come può, la notte, dormire sapendo che ci sono dei suoi concittadini che vivono nella paura di uscire di casa la sera? Che vivono non potendo uscire quando fa buio senza rischiare di essere derubati, minacciati, o peggio? Come può ignorare tutto ciò? Lo so, probabilmente questa zona non è proprio il suo bacino di voti ideale: metà dei residenti sono immigrati senza diritto di voto, ed il resto, con la situazione in cui si trovano, di certo non la voterà , tra 2 anni. Sicuramente Le conviene tenersi dalla Sua parte i punkabbestia che vivono ai Ferrovieri, su cui certamente può contare, alle prossime elezioni. In fondo, il centro sociale Bocciodromo doveva servire proprio a questo, no? Poco importa che sia un edificio che, un po' di tempo fa, era proprietà di tutti i cittadini, mentre ora, lì dentro, possono entrare solo quelli di una certa fede politica a tutti noi ben nota. E poco importa se probabilmente il suddetto centro sociale sia un centro di smercio e di consumo di droga, la stessa droga che viene venduta, grazie al silenzio-assenso delle istituzioni, al di là del cavalcavia. E per non parlare dell'installazione semiabusiva dei No Dal Molin e della farsa del Parco della Pace. Oppure del centro giovanile che il suo vicesindaco ha intenzione di creare in un complesso, l'ex asilo di contrà Burci, che potrebbe essere utilizzato, data la vicinanza e la naturale vocazione dell'edificio, come succursale del Liceo Fogazzaro, da tempo sovraffollato e il quale necessita urgentemente di nuove aule dove far studiare i ragazzi. Ma, in fondo, l'edilizia scolastica e di competenza provinciale, e, di certo, conviene creare un centro giovanile che, visti i precedenti della sua Giunta, verrà dato in gestione ai fedelissimi dell'assessore Moretti, che lo faranno diventare l'ennesimo ritrovo della solita marmaglia che bazzica nei dintorni del Bocciodromo e del bar Cancelletto (i cui clienti sono passati alla cronaca come "quelli che espletano le proprie funzioni corporali per strada"). E' questo l'ideale di giovane che lei mira a plasmare? Un giovane drogato, che ogni sera si ammazza di alcol, senza casa, senza famiglia e senza lavoro (ma che alle comunali vota PD)? Un giovane che non sa cos'è il rispetto delle opinioni altrui, ma che è un "utile idiota", buono quando serve mostrare alla pubblica opinione che i giovani sono dalla vostra parte? Purtroppo per lei, e per fortuna per noi giovani (e del futuro del nostro Paese), quei giovani non sono tutti i giovani. C'è ancora chi lotta per un domani in cui si possa uscire per strada senza che il malvivente di turno non ti punti alla gola un coltello. C'è ancora chi crede che per divertirsi basti una serata con gli amici, e che (le sembrerà impossibile) la droga sia una merda. C'è chi non accetta che esistano edifici pubblici accessibili solo a certi ragazzi di una ben definita fede politica. E c'è ancora chi spera in un domani in cui una giunta più seria e meno sgangherata si occupi dell'emergenza sicurezza che affligge la nostra città . Forse, prima di fare piste ciclabili, le converrebbe controllare se le zone in cui passano queste piste non somiglino al Bronx, e siano veramente frequentabili in tutta sicurezza. Lei doveva (a suo dire) essere il sindaco di tutti. Si è dimostrato il sindaco di pochi.
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Vabbè ora che si è tolto qualche sassolino dalla scar...ops...anfibio la sua letterina poteva finirla con un bel:"...a noi!"
P.S. e pensi che a dirle una cosa del genere è uno che non ha mai votato a sinistra o centro... (si fidi)