Quotidiano | Categorie: Libri

Luca Telese, l'Italia ai tempi della crisi: il libro del giornalista del "Fatto" alla Bassanese

Di Onofrio Schino Giovedi 5 Aprile 2012 alle 21:02 | 0 commenti

ArticleImage

Una storia di gioventù, rabbia, passione, in un periodo di crisi profonda economica e sociale. Cosa succede, quali sono le conseguenze della disoccupazione, come fare per ripartire. Domande che in molti si sono posti da qualche anno a questa parte, da quando lo spettro della crisi finanziaria americana ha riempito i talk show italiani ed è entrato prepotentemente nella vita degli italiani. Ma non solo questo. Soprattutto perché quando c'è Luca Telese gli argomenti da trattare sono sempre tantissimi e molto variegati.

Il popolare giornalista italiano, co-fondatore de "Il fatto quotidiano" nonché conduttore del format di LA7 "In onda", è stato ospite del secondo degli Incontri senza Censura organizzati presso la Libreria La Bassanese, proprio per presentare la sua ultima fatica letteraria, chiamata "L'Italia della crisi: gioventù, amore e rabbia".
L' Italia così come è piace agli italiani? Si avverte davvero questa crisi? La risposta a questa domanda potrebbe essere due volte affermativa, perché in fin dei conti, dopo tante proteste, non si avverte ancora forte il senso di rivalsa che dovrebbe animare un popolo arrabbiato, sebbene ad oggi, forse, la crisi si senta eccome, al punto da aver svuotato i ristoranti e averci messo nella condizione di subire una manovra "lacrime e sangue".
"Il libro è stato licenziato questa estate - spiega Telese - quando in realtà molti mi dicevano che la crisi non si sentiva più di tanto. In pochi mesi la situazione è cambiata. Gli italiani sono un popolo responsabile, ma in questo momento è profondamente sconcertato. Siamo tuttavia delle persone che trovano sempre la forza di rimettersi in piedi dopo ogni caduta. Io credo che solo il periodo di Tangentopoli abbia gettato il paese in un disarmo più o meno paragonabile a quello che stiamo vivendo oggi".
E da Tangentopoli tanta acqua sotto i ponti è passata. C'è stato il berlusconismo, una sinistra in grado più spesso di litigare anziché governare, e adesso c'è un governo tecnico. In ogni fase storica tuttavia Telese afferma che si ripeta ciclicamente l'episodio per il quale chi governa lo faccia sulla base del principio del cretino: "Chi ci governa spesso è furbo, ma non intelligente. Deve sempre scegliere un successore che sia più cretino di lui perché altrimenti sarebbe messo in difficoltà da uno più capace. E così per varie generazioni, fino a che arriva un personaggio talmente tanto stupido che nel selezionare un suo successore per forza di cose ne sceglie uno più intelligente che lo spodesta, perché non sa riconoscere il pericolo a cui va incontro. Bene, io credo che oggi siamo arrivato ad un livello di stupidità massimo".
E non può mancare anche una stoccata anche al governo tecnico. "Da quando sono arrivati i tecnici si sa che sono aumentati tutti i pagamenti possibili ed immaginabili. Ad ogni modo, io credo che determinati ministri, come la "ministra lacrimosa" (il ministro Elsa Fornero, ndr) non possano permettersi di mantenere un atteggiamento così indisponente nei confronti dei lavoratori. Chi dice che non siamo qui a distribuire caramelle non solo non dimostra interesse, ma pone tutti alla stregua di bambini e non di lavoratori".
Telese è un fiume in piena. Seguirlo è facile e divertente, perché non tiene semplicemente una lectio magistralis, ma cerca di coinvolgere il pubblico e strappa spesso applausi a scena aperta. Soprattutto quando, a conclusione del suo intervento, incita a continuare a perseguire i propri obiettivi, in particolare a chi gli chieda come far fronte all'impossibilità di vedere un futuro lavorativo. "Io dico a tutti i giovani che se non si cede alla frustrazione e si seguono i propri principi si arriva dappertutto. Non disperiamo, questa crisi passerà".
E se lo dice lui che ha scritto un libro sull'Italia ai tempi della crisi, forse c'è da crederci molto più di quanto in tanti politicanti hanno detto.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network