Quotidiano | Categorie: Politica

Lovat sfida Variati e i suoi emuli: yes, podemo

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 14 Dicembre 2012 alle 09:08 | 0 commenti

ArticleImage

Si candida come sindaco a Vicenza per Veneto Stato Davide Lovat, professore di religione al liceo Quadri e filosofo, ex titolare di un'agenzia immobiliare, espulso dalla Lega Nord nel 2011 per eccesso di libertà d'opinione contro alcuni leader vicentini come Dal Lago e Stefani, ora in odore di mala sorte nella nuova Lega del vecchio Maroni, e in antitesi con qualche ras locale come Filippi, poi espulso anche lui per questioni non certo, solo, politiche.

Dopo aver fatto partire "Progetto Veneto" col consigliere provinciale Bortolino Sartore e l'ex leghista nonché ex assessore della Giunta Schneck, anche lei epurata di fatto, Maria Nives Stevan), e dopo un lungo flirt con Magdi Cristiano Allam per confronti di più ampio respiro, oggi Davide Lovat raccoglie sotto il suo nome le tradizionali bandiere di Veneto Stato "sventolate" nel Vicentino da Ruggero Zigliotto: «Lo so che la mia è una candidatura di ... bandiera senza l'appoggio dei media e dei partiti già strutturati, ma dopo tanti proclami leghisti su indipendenza, federalismo, secessione, devolution abbraccio Veneto Stato, un movimento che vorrebbe anche puntare all'unità fra chi ha obiettivi simili».
Contando, però, sul fatto che «l'accelerazione degli eventi a livello nazionale costringe a dare un segnale di rottura» e trovando in questo una vicinanza ad alcune istanze del Movimento 5 Stelle, anche se «a differenza loro noi non vogliamo rifondare questo Stato in una forma liquida, neo-anarchica, fra Bakunin e Bauman, ma crearne di nuovi, fra cui il Veneto». Tra un pronunciamento contro lo Stato religione e una denuncia contro «i cravattari europei» Lovat è convinto che c'è «un'Italia che non merita il commissariamento, quella da noi rappresentata. Se rimanesse solo divisa farebbe comodo al mondo degli affari ma non accetto l'idea che la politica sia subordinata all'economia né tollero che l'euro serva alla Germania per ottenere con la finanza quel dominio sul resto del'Europa che non ha conquistato con le sue guerre. Puntiamo a uno Stato veneto dentro l'Europa ma fuori dall'euro».
Lovat filosofo, poi, ama l'indipendenza, ma non discrimina «terroni ed extracomunitari» perché per lui vale il principio «Veneto è chi veneto fa» inclusi gli islamici anche se il vero problema del rapporto con loro è il primato che attribuiscono al Corano e alla sharia per cui non riconoscono una legge statale se è in conflitto con i loro "testi sacri" giuridici e religiosi». E a questo punto, detto della caccia politica del candidato sindaco ai leghisti delusi, visto anche che lui al congresso provinciale aveva raccolto il 40% dei consensi del militanti di allora, emerge anche il Lovat cattolico tradizionalista: «I cattolici e la Cei, con Todi 1 e Todi 2, sta pensando a riformare il partito unico ma per me un cattolico è cattolico che sia di destra o di sinistra, italiano o indipendentista».
Allora Davide Lovat ce la può fare se non a vincere a contare a Vicenza? «Yes, podemo», ci risponde in Veneto strizzando l'occhio agli obaniani di casa nostra

Leggi tutti gli articoli su: Davide Lovat, Veneto Stato

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network