Lovat: Se saranno confermati i dati l'era Berlusconi è giunta al tramonto
Lunedi 30 Maggio 2011 alle 16:44 | 0 commenti
Davide Lovat, "Identità & Tradizione" - Se saranno confermati i dati riguardanti le proiezioni statistiche delle elezioni amministrative delle principali città italiane interessate dal voto, allora si può desumere che l'era Berlusconi è giunta al tramonto e si avvia alla fine.
E con essa anche il "patto d'acciaio", l'asse Berlusconi-Bossi. Si avvia dunque al declino un'era politica durata 20 anni e che lascia alle spalle un deserto ideologico sia a destra, dove il berlusconismo ha assorbito nel gorgo dell'effimero e dell'evanescenza anche i movimenti caratterizzati da identità ben definite - come AN e Lega Nord -, sia a Sinistra, dove a parte l'anti-berlusconismo regna l'anarchia del pensiero e non si trova lo straccio di una proposta adeguata al nuovo millennio: un misto di anticlericalismo, di laicismo, di nostalgie marxiste, di catto-comunismo, di ecologismo, di internazionalismo, di pensiero "liberal-chic" all'amatriciana, insomma un guazzabuglio di posizioni ormai demodé che non garantiscono la possibilità di passare dalla protesta alla proposta, cioè di proporre un modello alternativo al "nulla utilitaristico e affaristico" che ha travolto la politica italiana tutta, coinvolgendo perfino la Lega Nord nelle sabbie mobili del sistema contro il quale era nata e del quale è diventata parte essenziale, come dimostrano i fatti di queste ore a Vicenza, forse forieri di sviluppi clamorosi.
E' il momento di fermarsi a pensare, ma non di fermarsi troppo perché la Storia va avanti e non fa sconti a nessuno.
La disoccupazione dilagante, l'impoverimento materiale del Paese che è la logica conseguenza dell'impoverimento morale e dello scadimento culturale di cui destra e sinistra sono ugualmente e gravemente responsabili, la preoccupante crisi dell'Europa - politica ed economica - che la rende incapace di affrontare i problemi internazionali se non con un ruolo sempre meno rilevante, lo scontro politico ridotto a guerra per bande lobbistiche e a conflitti personali, la mentalità mafiosa dilagante che genera terreno fertile per la penetrazione della Mafia vera e propria anche in territori finora vergini, l'incapacità della classe politica di pensare a un futuro di lungo respiro a prescindere dall'imminenza delle scadenze elettorali; questi elementi, con molti altri, hanno dissestato l'Italia che nel 150° anniversario della sua nascita dimostra una salute pessima.
I continui richiami della Chiesa al rinnovamento della politica, unita alla chiamata rivolta ai suoi fedeli affinché si impegnino per il bene comune nella cosa pubblica, pur nella loro autorevolezza sono solo uno tra i segnali dell'urgenza di fornire un'offerta politica nuova e adeguata ai tempi attuali, con uomini nuovi e idee che possano tradurre in prassi contemporanea l'enorme patrimonio della nostra tradizione culturale, politica, filosofica, giuridica, sociale ed economica. La persona, nella famiglia e nella comunità , deve tornare al centro dei progetti politici come soggetto e come fine di ogni ragionamento.
Forse è il momento di voltare pagina e di considerare come Storia gli assetti politici a cui siamo ormai assuefatti. Vale per l'Italia, ma vale ovviamente anche per Vicenza dove più che mai si rende necessario liberare la popolazione dal giogo di una casta locale, simile a una cosca siciliana, che si è letteralmente appropriata della cosa pubblica facendola diventare "cosa sua" mascherandosi dietro ai simboli della politica nazionale per gabbare l'elettorato.
L'associazione IDENTITA' E TRADIZIONE che abbiamo appena fondato, riunendo sensibilità diverse dal mondo laico e da quello cattolico- tra leghisti, ex leghisti e mai stati leghisti - si è data l'obiettivo di formulare una proposta differente, valida per il Veneto come per tutta l'Italia così come descritta letteralmente dall'intero art.5 della Costituzione. Se la piega degli eventi seguirà la tendenza attuale, presto ci sarà un'accelerazione.
Per quanto mi riguarda, osservo divertito quanto avviene in Lega Nord adesso che i militanti "sani" si rendono conto da soli di quanto io andavo predicando in televisione e scrivendo su un libro oltre un anno fa, cioè la fine della coerenza con gli ideali e la trasformazione della "Secessione" in "Sè-cessione", cioè "cessione di sè" alla brama di potere, di denaro e di visibilità . In una parola, alla Vanità .
Davide Lovat, "Identità & Tradizione"
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