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Lovat e il 25 aprile: guardarsi dai tedeschi

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 24 Aprile 2012 alle 22:39 | 1 commenti

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Davide Lovat, Progetto Veneto  -  Nel giorno della festa nazionale del 25 Aprile va gridato con forza: "Fascisti e Comunisti: basta!! Sono ideologie del secolo scorso!". Ciò che invece domani va festeggiato e ricordato è la liberazione dagli occupanti Tedeschi, dai Tedeschi che sempre ci vollero e ci vogliono invadere, dai Tedeschi che vollero e vogliono l'egemonia sull'Europa! Il nemico che sempre cerca di conquistarci è il Tedesco! I Tedeschi ci stanno riprovando anche oggi, con le banche anziché con i carri armati! Teniamolo a mente ...

Quando finì la seconda guerra mondiale, il popolo veneto festeggiò per la terza liberazione dai Tedeschi nel giro di 80 anni, non per altre balle!! Io li ho conosciuti i miei vecchi nonni, passati per due guerre contro i Tedeschi, ed è da loro che si sentirono liberati, non dalle bojate "ex post" dei sessantottini che al tempo della guerra (delle guerre, anzi...) neanche c'erano.
E magari ricordiamoci che il 25 Aprile è anche la festa che per il popolo veneto rappresenta la millenaria fedeltà a San Marco, il discepolo che seguì e scrisse per san Pietro un Vangelo e due lettere apostoliche, una fedeltà che indica appartenenza senza obiezioni alla civiltà cristiana, nell'unità del Patriarcato marciano alla Cattedra petrina, testimoniata soprattutto ai tempi del grande scisma causato dal tedesco antisemita Martin Lutero, e mantenuta dal "sensus fidei" del popolo veneto nonostante le nefaste follie predicate dal tedesco Feuerbach, dal tedesco Marx, dal tedesco Nietzsche, dall'austrotedesco Freud e dalla masnada di delinquenti nazisti, tutti tedeschi, capeggiati da Hitler.
Sia domani una Festa restituita al suo vero significato: W San Marco, che possa proteggerci dal nemico tedesco e dalla sua smania di egemonia sull'Italia e sull'Europa tutta, contro la quale il sangue dei nostri padri è stato versato copiosamente sul Piave, sul Grappa, sul Pasubio, sull'Isonzo, sul Cauriol, sul Carso e su mille trincee nelle quali chi si sacrificò per noi esalò l'ultimo respiro pensando alla mamma a casa e alla Madre celeste a cui rendevano l'anima di uomini liberi combattenti per la libertà, non per astruse ideologie transeunti di cui nemmeno conoscevano l'esistenza... Grazie a Dio!

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Commenti

beppino mattiello
Inviato Mercoledi 25 Aprile 2012 alle 20:16

Peccato che lo "storico"? Lovat dimentichi un certo Mussolini!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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