L'ombra di Marco sulla basilica
Giovedi 14 Febbraio 2013 alle 16:27 | 0 commenti
Di Marco Milioni e Giovanni Coviello
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Raffaello verso Picasso ha catapultato a Vicenza una moltitudine di visitatori anche grazie agli sforzi di Goldin, indiscusso curatore dell'evento. Ma su incassi e spese poco o nulla fa sapere mentre dalle pieghe del bilancio della sua società emergono aspetti ancora da chiarire
«Questa mostra, tra i tanti meriti, ha portato nella nostra città tanti visitatori che hanno scoperto o riscoperto in primis la città stessa». La frase l'hanno pronunciata a ripetizione il sindaco di Vicenza Achille Variati nonché tutti gli assessori che di riffa o di raffa si sono occupati di Raffaello Verso Picasso, la kermesse pittorica che ha portato negli spazi espositivi della basilica palladiana 270.000 visitatori.
Marco Goldin, dominus e organizzatore dell'evento per il tramite della sua srl, la trevigiana Linea d'ombra, preferisce ovviamente la cifra dettagliata, quei «273.334» accessi che hanno fatto scrivere di Vicenza e su Vicenza i media di mezz'Italia e forse più. A lui vengono tributati gli onori dell'esecutivo berico di centrosinistra «per gli sforzi profusi nell'organizzazione di una manifestazione di ampia portata». E se Variati commentando le cifre parla di vero e proprio «trionfo», Vladimiro Riva, presidente di Vicenzaè, il consorzio berico per la promozione turistica si sperticato addirittura in un «serviva un'operazione di questa forza per far scoprire la bellezza del nostro centro storico e del suo territorio». Sul piano prettamente artistico molto è stato scritto. Parlano di trionfo senza e se e senza ma le personalità più legate al concetto di esposizione come evento, parlano di capolavori assoluti, ma inseriti in un contenitore «bulimico» e «cassettaro», coloro che invece concepiscono la mostra come un percorso concettuale profondo e pensato.
Sullo sfondo però rimangono i numeri. Se quelli relativi alle visite hanno avuto ampia eco sui media, conosciuti anche se meno "rilanciati" invece sono quelli riferiti alla fondazione Cariverona che ha contribuito staccando un assegno pari a quattro milioni di euro. Destinati però non solo alla kermesse vicentina sul ritratto «Raffaello verso Picasso» e alla sua replica quasi gemella, che il 2 febbraio a Verona ha preso il via al palazzo della Gran guardia con un nome diverso «Da Botticelli a Matisse», ma, a sequenza invertita, alla mostra veronese del 2013 sul paesaggio, che a sua volta verrà replicata nel 2014 a Vicenza sempre in Basilica. Palazzo Trissino poi, a nostra domanda, evidenzia che «ci sono due main sponsor oltre alla Fondazione Cariverona che sono il gruppo Euromobil, sponsor storico delle mostre di Linea d'Ombra e Unicredit», la banca di cui Cariverona è socia di riferimento, con cifre non note in comune «con esattezza ... o perché ovviamente vanno direttamente alla gestione della mostra», cioè alla società Linea d'Ombra di cui Marco Goldin risulta socio unico. Alla voce incassi andrebbero aggiunti quelli da biglietteria e da altri introiti, tra cui il merchandising e gli eventi collaterali, ma, per avere un quadro completo dello sforzo organizzativo e della sua eventuale "resa", servirebbero anche le spese, non certo marginali, sostenute dall'imprenditore Marco Goldin e da detrarre come uscite. E' da tempo, quindi, che abbiamo chiesto proprio al prof. Marco Goldin «... di poter avere anche i dati di incasso divisi, meglio, per tipologia di biglietti per poter completare l'analisi della mostra da questo punto di vista. Ringrazio cordialmente per la rapidità con cui vorrete fornirmi i dati suddetti, sicuramente di facile reperibilità .
Se, poi, volesse fornirci anche i dati delle "uscite" renderebbe a noi e a lei un ulteriore servizio». Questo servizio non ci è stato reso, nonostante ripetuti solleciti a cui è stata data alla fine questa risposta: « ... li troverete nel bilancio 2012...».
I dati, soprattutto quelli di "spesa", sarebbero interessanti perché potrebbero fornire i termini di paragone tra gli importi in carico a palazzo Trissino, che ci sono stati resi tranquillamente noti, e quelli in carico all'organizzatore. Ora, visto, che Goldin rimanda alla redazione del bilancio ufficiale 2012 che, poi, non sarebbe del 2012 perché da visura alla Camera di Commercio l'esercizio sociale è stato nel passato sempre chiuso al 31 luglio di ogni anno, il bilancio al 31 luglio 2012, da cui nulla si saprà di quanto riguarda la mostra vicentina iniziata successivamente, da codice civile poteva essere chiuso entro gennaio 2013 mentre bisognerà attendere addirittura gennaio 2014 per conoscere il bilancio al 31 luglio 2013 ... Il quale non è detto che dettaglierà quanto pure sarebbe più semplice comunicare pubblicamente. Abbiamo dato, nella lunghissima e, ce lo consenta il prof, inspiegabile attesa, uno sguardo (pur nell'ambito di una dimensione completamente avulsa) alle cifre del bilancio del 2011 (chiuso, ripetiamo, al 31 luglio 2011) della società di Goldin, in cui si legge di una perdita di esercizio, dopo le imposte, pari 262.333, dopo che al 31 luglio 2010 aveva registrato utili per 469.467 euro, di debiti di un milione e 81mila euro, di nessun dipendente e di passaggi societari (curiosi?) della srl di cui Goldin risulta socio unico e amministratore unico. Srl che nel 2009 mette in atto un trasferimento di proprietà o di godimento d'azienda in cui il cedente risulta la stessa Linea d'ombra mentre il cessionario risulta Linea d'ombra srl ovvero "Linea d'ombra libri" al momento della denuncia. La prima con codice fiscale 03414280267; la seconda con codice fiscale 03746800261. In data 31 gennaio 2012 secondo la Camera di commercio di Treviso avviene poi la incorporazione di Ibiscus srl (codice fiscale 03081160263). Ad ogni modo visto che la visura storica della srl fornisce un quadro estremamente complicato fatto di rimandi, trasferimenti, trascrizioni notarili ed incorporazioni che si perdono giù giù sino ai primi anni Duemila e visto che di tempo ne abbiamo fino a quando sarà reso noto il bilancio 2012 della "nuova" srl, esamineremo tuttoin dettaglio nei prossimi numeri. Sperando di essere "aiutati" dall'imprenditore trevigiano (perché non dovrebbe farlo?) tanto più ora che il sindaco Achille Variati, ha dichiarato di avere in animo, se verrà confermato, di affidare a lui grandi eventi in futuro, si spera facendo entrare anche il comune nel business organizzativo, dopo che lo stesso primo cittadino aveva preso le distanze rispetto alla scelta di Linea d'Ombra allora operata solo e in autonomia dallo "sponsor" Cariverona.
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