Lo strano sogno di un'Italia senza Regioni e Province ma con 36 dipartimenti
Giovedi 25 Luglio 2013 alle 11:52 | 0 commenti
Riceviamo da Ettore Beggiato, ex assessore regionale del Veneto e pubblichiamo - Che il Corriere della Sera metta in prima pagina una notizia, faccia fare un pezzo a una delle sue firme più prestigiose (Sergio Rizzo), riprenda il pezzo all’interno mettendolo al centro delle pagine 4 e 5 (primo piano), è già un messaggio chiaro; se poi il titolo del pezzo è: “Il sogno di un’Italia senza Regioni e Province ma con 36 dipartimenti†allora bisogna incominciare a preoccuparsi…
E’ quanto successo ieri, mercoledì 24 luglio. Si parte da uno studio della “Società geografica italiana†lo si condisce con la “riduzione della spesaâ€, che in questi tempi non fa mai male, e si presenta il dipartimento come un qualcosa di “più omogeneo per radici storiche e fondamentali economici† e la regione come “una conchiglia vuota sul piano identitarioâ€â€¦
Ma vediamo un po’ più da vicino questa proposta della “Società geografica italiana†(a proposito di riduzione della spesa, sarebbe interessante sapere quanto costa al contribuente questa società …);
per Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige i confini rimarrebbero gli stessi; il Veneto verrebbe diviso in tre dipartimenti (ci avrei giurato…) uno con Venezia, Padova, Treviso, Belluno e Vicenza, un altro con Verona, Brescia e Mantova e un altro ancora con Rovigo e Ferrara…Complimenti, chissà se alla Società Geografica Italiana hanno mai sentito parlare di “divide et imperaâ€â€¦
Allora è bene che qualcuno spieghi agli egregi signori della “Società geografica italiana†che il Veneto NON è una “conchiglia vuota sul piano identitario†ma è una Terra con una propria identità , con una propria storia, una propria cultura, una propria lingua, un proprio modello economico, un territorio delimitato da confini naturali, che viene correntemente riconosciuto come una “nazione storica d’Europaâ€, NON è un qualcosa da smembrare scimiottando i francesi.
Anche perché, a partire dal 1797 con l’infausto Napoleone, dalla Francia per i veneti non è mai arrivato nulla di buono…Accedi per inserire un commento
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