Lo stillicidio di tessere Pdl non fa più notizia: da oggi in cronaca. Spazio a crisi e malaffari
Domenica 8 Gennaio 2012 alle 20:15 | 0 commenti
Ogni giorno a gruppetti di 3 o 4 ci sorbiamo (noi e, peggio, i lettori/cittadini) lo scoop ripetuto, e ripetitivo, di nuovi Pdl: cacciatori, ex iscritti dei tempi d'oro, che ora inorridiscono al solo vedersi accostati agli ex compagni di lista, e quant'altri, chi più ne ha più ne metta, che (qualcuno ce lo rivela con, secondo lui, sapiente dosaggio) si ritrovano nell'elenco degli aspiranti al rinnovo del tesseramento. Abbiamo finora pubblicato tutto quanto ci arrivava al riguardo, pareri dei partiti inclusi.
Abbiamo anche espresso la nostra opinione in base a quanto sappiamo ad oggi (ripetutamente a firma di chi scrive e di Marco Milioni). Abbiamo intervistato sugli aspetti politici, giuridici e mediatici Renato Ellero, ex senatore, noto penalista e docente universitario, nonchè nostro opinionista. Certamente non schierato e ancor di più propenso alla bocciatura della classe politica attuale e dei lacchè dei possessori del potere pro tempore, tra cui certa stampa.
Abbiamo ripreso anche la posizione del primo calibro da 90 nazionale che si è espresso al riguardo (l'intervista a Ignazio La Russa che ieri ha pubblicato solo Il Gazzettino).Â
In tutto questo ricevere e dare informazioni, che rischia se non inquadrato in un disegno di Sergio Berlato o in uno, di segno opposto e per noi ad oggi più probabile, dei suoi avversari politici dello stesso (?) partito, si rischia il baillame, la confusione mediatica che tutto fa, meno che corretta informazione. All'insegna del "buttiamola in caciara (romanesco, sta per confusione, ndr)".
Gli unici che non parlano, o di cui non leggiamo, sono proprio quelli che dovrebbero essere i contendenti veri di Berlato, che però (perchè?) ad oggi non si sono candidati o non hanno espresso un loro candidato, nomi di seconde se non di terze linee qualunque a parte.
E se l'ex ministro Giancarlo Galan e l'anche lei europarlamentare Lia Sartori, i veri competitor del re dei cacciatori, non parlassero perchè si rendono conto del danno che questa guerra o, meglio, che questa pagliacciata fa al loro partito, che nei sondaggi anche oggi Il Sole 24 Ore dà in crollo verticale?
Non potendo credere che l'ex governatore ed ex ministro sia fautore del crollo del Pdl a favore del "partito dei carini" Montezemolo e Della Valle, in cui è approdata la sua fedele Giustina Destro, e che Lia si accontenti delle tavole, sia pur ben imbandite, del suo Achille, da oggi seguiremo il loro esempio: non parleremo più delle tessere di un mosaico ormai deforme negli spazi centrali dei nostri quotidiani web ma inseriremo la cronaca delle e sulle beghe interne al Pdl, per puro dovere e se ne avremo tempo, nel box più giusto, quello della "cronaca", appunto, di prassi riservato agli orari degli uffici comunali, più importanti per i cittadini, alle interruzioni delle strade e al meteo. E lasceremo lo spazio centrale, quello in cui non c'è la cronaca, solo ad approfondimenti e a chiarimenti sui perchè e sui "per chi".
Chiediamo solo a Galan, Sartori e Berlato, col necessario e non più omertoso consenso dei vertici romani del Pdl (o di quel che ne rimane) di fornire una tantum (e una volta per tutte) l'elenco completo dei tesserati che hanno completato la procedura relativa di iscrizione e di quelli aspiranti, veri o farlocchi che siano, procurati dagli uni o inseriti dagli altri.
In cambio ci impegniamo a pubblicarlo per esteso, con tutte le sigle esplicative del caso e ... una volta per tutte.
Perchè non ne possiamo più noi e soprattutto i lettori nostri e pensiamo anche quelli che saltano le ossessive pagine quotidiane oltre alle nostre news relative. Non ne possiamo più di questa bojata (cazzata, sempre in universale e bossiano romanesco) che, oltre a prestarsi a poco nobili interpretazioni sui lacchè di turno, toglie spazi a cosucce come la crisi economica, un suo fattore determinante come l'evasione, che abiti al nord o al sud, e la sua causa indigena principale: la corruzione.
Come quella, economica ed ambientale, che si nasconde anche nel e sotto il bitume delle tante strade che stanno per coprire il Veneto. Dalla Strada Provinciale Pedemontana, bloccata dal Tar, alla Valdastico Sud, il letamaio di acciaieri senza scrupoli.
Berlato ha lanciato il sasso degli appalti truccati in Veneto da quindici anni dal mondo che identifica in quello di Galan e Sartori. Siccome neanche pensiamo che questi due politici rimangano in silenzio per non rispondere, basta a maggior ragione con i mq di spazi per le tessere e cominciamo come media a usare almeno qualche centimetro quadro per chiedere conferme e smentite anche a loro e a indagare sulla veridicità o meno di quelle accuse. Magari col supporto di una magistratura, che, anche lei, farebbe bene a dedicare, se già non lo ha fatto, qualche fascicolo agli incartamenti sulle gare, piuttosto che alle liste delle tessere che, senza la persona fisica "portatrice" anche di un documento di identità valido, varrebbero zero in congresso. Se lo faranno fare senza "impallinarlo" prima.
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