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Lo statuto è dei cittadini da fine dicembre: interviene Più Democrazia e Partecipazione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 18 Dicembre 2012 alle 11:31 | 0 commenti

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Più Democrazia e Partecipazione  -  A partire dalla seduta di martedì 18 dicembre, il Consiglio Comunale con ogni probabilità approverà il nuovo Statuto comunale, esito di due anni di lavoro della Commissione Statuto. Lo Statuto è la Magna Carta della città di Vicenza e regola il funzionamento dei suoi organi amministrativi e il rapporto fra questi e la cittadinanza, che sono specificati in particolare al Titolo II, gli Istituti di Partecipazione.

Cosa c'è di buono
Se venisse approvato così come è stato licenziato dalla Commissione Statuto, lo Statuto dei cittadini di Vicenza conterrebbe degli elementi innovativi senza precedenti: sarebbe la prima volta in Italia che in uno statuto comunale vengono introdotti fondamentali strumenti di democrazia diretta, come il referendum propositivo e il referendum abrogativo senza quorum su richiesta dei cittadini, quindi con una spinta dal basso e per esito di un referendum comunale svoltosi nel 2006.

Cosa c'è ancora da cambiare
I vincoli sono ancora troppi: la strada per la partecipazione attiva dei cittadini è ancora lastricata di impedimenti e paletti.
Le materie escluse da referendum sono tantissime. In primis, lo Statuto stesso.
Perché le regole devono stabilirle sempre loro, gli amministratori?
Perché i cittadini devono essere sempre trattati da insipienti e incapaci? Lo Statuto avrebbe dovuto essere il più possibile un atto partecipato visto che regolerà il rapporto tra cittadinanza e amministrazione per i prossimi decenni. E invece, dopo l'approvazione sarà blindato, salvo ripensamenti degli amministratori a distanza di due anni.

Inoltre, ci sono argomenti che gli amministratori ritengono non sia opportuno vengano 'trattati' dai cittadini; per esempio, il P.I. (Piano Interventi), una volta approvato, sarà con ogni probabilità intoccabile. Non è più semplice coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni prima dell'approvazione di un piano che andrà a intaccare fortemente la struttura della città, invece che temere un'eventuale bocciatura successiva?

Per l'approvazione di un quesito referendario è previsto ancora il ruolo decisivo del Comitato dei Garanti. Ricordiamo che essendo di nomina politica non risulterebbe poi così obiettivo nelle proprie valutazioni e decisioni. Le sue funzioni potrebbero benissimo essere espletate dal Segretario Generale che è tenuto per legge ad applicare Statuto e Regolamento, senza implicazioni politiche di sorta.

Per indire un referendum il comitato referendario dovrà raccogliere almeno 5000 firme autenticate con tutto ciò che questo comporta. In quanto tempo non è ancora dato saperlo visto che il Regolamento degli Istituti di Partecipazione non è stato redatto e con ogni probabilità passerà almeno un anno dall'approvazione dello Statuto prima che questo sia pronto.

Qualunque referendum dovrà svolgersi in concomitanza con altre elezioni, europee, nazionali, regionali. Con questo si vuole assicurare una certa partecipazione, e si vuole risparmiare sulle spese di organizzazione di un referendum, tuttavia così facendo si rischia di non poter effettuare alcun referendum per un periodo di tempo che può anche arrivare a essere di 5 anni ponendo così un altro limite all'applicazione del principio di sussidiarietà (previsto dalla Costituzione stessa).

Il sostegno alle iniziative dei cittadini viene affermato in modo molto vago, ovvero non si parla di possibilità concrete, come ad esempio l'utilizzo di spazi pubblici e strutture messi gratuitamente a disposizione in occasione di consultazioni popolari.

Conclusioni

Si fa un gran parlare di aver ampliato la tipologia di referendum ed aver tolto il quorum ma in pratica si rendono difficilmente realizzabili, anche perché con tutte le esclusioni previste all'art. 29, riesce difficile immaginare su quali argomenti rimane aperta la possibilità di fare un referendum.

È probabile che lo Statuto venga approvato prima di Natale, ma di fatto, durante i lavori preparatori non è stato pubblicizzato a sufficienza fra la cittadinanza, come se si trattasse di materia di esclusiva competenza degli amministratori, quando invece dovrebbe rappresentare tutti noi.
Risulta evidente il contrasto fra quanto affermato nell'art. 10 dello stesso Statuto e la difficoltà a sottoscrivere un vero e proprio patto di reciproca fiducia con i cittadini, conferendo loro strumenti efficaci per andare a incidere sulla cosa pubblica alla stregua degli stessi amministratori.

Non è dato sapere se e quanto nelle sedute di consiglio che si succederanno tra martedì 18 e venerdì 21 dicembre i consiglieri comunali riusciranno a rivedere ulteriormente il testo per mezzo degli emendamenti prendendo in considerazione la necessità di togliere questi pesanti paletti che di fatto impediscono l'esercizio della partecipazione attiva, sappiamo tutti però che si stanno avvicinando le elezioni e i cittadini al momento del voto ricorderanno certamente i nomi degli attuali amministratori che avranno dimostrato con i fatti l'importanza di far fare un salto di qualità alla democrazia cittadina, approvando regole che favoriscano effettivamente la partecipazione attiva dei cittadini nelle decisioni pubbliche.

Il testo integrale dello Statuto si trova qui

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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