Lo sport a Vicenza
Mercoledi 24 Luglio 2013 alle 18:20 | 0 commenti
Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo. La Carta Europea dello Sport adottata dalla VIIa Conferenza dei Ministri Europei dello Sport a Rodi 13-15 maggio 1992 scrive “proteggere e sviluppare le basi morali ed etiche dello sport, nonché la dignità umana e la salute di coloro che partecipano ad attività sportive, proteggendo lo sport, gli sportivi e le società contro qualsiasi forma di sfruttamento per fini politici, commerciali, finanziari e di pratiche abusive avvilenti, compreso l’uso di droghe.â€
Dopo 20 anni siamo al punto di partenza. Le direttive ci sono, ma mancano idee, suggerimenti, e soprattutto i giovani, non più sensibili a frequentare il campo di via Rosmini. Le società sono sempre meno, l’Amministrazione Comunale, per promuovere manifestazioni, fatica a trovare nuove sinergie. La storia del Calcio cittadino è un esempio eclatante.
Vicenza ha una storia sportiva ultra centenaria, dalla gloriosa Umberto I° (ginnastica) datata 1875 al calcio (1902), al ciclismo, al podismo, la città e provincia, hanno un elenco di atleti Olimpionici ed Internazionali che hanno dato lustro alla “nobile provincialeâ€: Gelindo Bordin, Vittorio Fontanella, Orlando Pizzolato, Gabriella Dorio, Rossella Gramola, Paolo Dal Soglio, Loris Fortuna, i fratelli Lievore per l’atletica. Laura Bortolaso per la ginnastica; Alfredo Dinale, Giovanni Battaglin, Marino Basso, Imerio Massignan, Cleto Maule, Gasparella per il ciclismo, Romeo Menti, Roberto Baggio, l’icona Giulio Savoini, per il calcio. Un simile palmares non è proprio di molte città italiane. I tempi sono cambiati, ma Vicenza, lascia morire tanta parte di storia?
In molte città italiane con cittadini operanti a titolo gratuito, sono nate le Consulte Sportive che dovrebbero conoscere i problemi del territorio, proporre iniziative, incrementare l’azione sportiva in ogni sua forma.  Istituire premi, borse di studio, come “Andrea Palladio†per giovani studenti, che abbiano un eccellente curriculum scolastico e risultati sportivi in qualsiasi specialità , secondo le regole di un sano agonismo. Tutte le famiglie dovrebbero partecipare alle gare studentesche e alle corse campestri che, diventano sempre più rare. Formulare proposte e cercare soluzioni per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali come lo stadio Menti, il Palazzetto dello Sport, le piscine, Il Palazzetto della scherma, il pattinodromo ecc.. Organizzare convegni con particolare interesse alla medicina sportiva, stimolare e organizzare attività ludico motorie, come il gioco delle bocce in Campo Marzo. Lo sport quello vero, praticato, è solo salute. Almeno proviamoci!
Nella Foto Luciano Parolin tra Gabriella Dorio e Rossella Gramola
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