L'Italia dell'Istat: più vecchia, meno attiva
Venerdi 19 Novembre 2010 alle 22:52 | 0 commenti
Rassegna.it - I dati dell'Annuario statistico italiano: nel 2009 sono aumentati gli inattivi e i disoccupati. Boom della cassa integrazione, quadruplicata nel giro di un anno. Siamo 60 milioni, ma la popolazione invecchia. Le donne meglio degli uomini all'universitÃ
Occupazione in calo per la prima volta dal 1994, popolazione sempre più vecchia e che aumenta solo grazie ai migranti, ma anche il leggero calo del tasso dei scolarità e la conferma di un trend negativo nelle iscrizioni all'università . Sono soltanto alcuni dati dell'Annuario statistico italiano diffuso oggi (19 novembre), il ponderoso volume dell'Istat che in oltre ottocento pagine e 26 capitoli fornisce l'istantanea completa e aggiornata del paese alla fine del 2009. L'Italia, afferma l'annuario, conta oggi 60.340.328 residenti, circa 291.000 in più rispetto all'anno precedente. Un attivo "dovuto al movimento migratorio che, seppure in calo, neutralizza l'effetto negativo del saldo naturale". Gli stranieri hanno superato quota quattro milioni, il 7% della popolazione totale. Altri dati riferiscono della battuta d'arresto della fecondità , del calo dei matrimoni e della carica degli over65: un italiano su cinque è ultrassessantacinquenne e i "grandi vecchi" (dagli ottanta anni in su) rappresentano ormai il 5,8% della popolazione italiana.
LAVORO. Brutte notizie, come c'era da aspettarsi, sul fronte del lavoro: dopo 14 anni di crescita consecutiva, l'occupazione fa segnare per la prima volta un passo indietro: nel 2009 gli occupati sono 23.025.000, in calo di 380.000 unità rispetto all'anno precedente. Questo risultato è la sintesi di una riduzione marcata della componente italiana controbilanciata dall'aumento di quella straniera, il cui ritmo di crescita è comunque inferiore rispetto agli anni precedenti. La quota degli stranieri sul totale degli occupati raggiunge l'8,2% (7,5% nel 2008). Molto marcato l'aumento delle persone in cerca di occupazione, ben 253.000 in più rispetto al 2008 (+15%). Ne deriva che il tasso di disoccupazione sale al 7,8% dal 6,7% e quello di inattività al 37,6% dal 37% di un anno prima. Nella media del 2009, si apprende acnora dall'annuario, "300.000 occupati sono stati coinvolti dalla cassa integrazione, un valore quattro volte superiore a quello registrato l'anno precedente".
ISTRUZIONE. In leggero calo il tasso di scolarità nelle scuole superiori: sono 8.952.852 gli studenti iscritti all'anno scolastico 2008/2009, 7.459 in meno rispetto a quello precedente, invertendo il trend positivo avviato nel biennio 2000/2001. Il tasso di scolarità , comunuque, si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, "un aumento che ha prodotto, nel corso degli anni, un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana". Quanto all'università , è più frequentata dai giovani del Centro-Sud e dalle donne, anche se in generale si conferma la fase di flessione delle immatricolazioni iniziata nel 2004 che riguarda tutte le tipologie di corsi. Nel complesso la popolazione universitaria è composta da 1.812.454 studenti. Le donne sono più propense a proseguire gli studi (le diplomate che si iscrivono a un corso universitario sono circa 69 su 100, i diplomati circa 57), ma anche a portare a termine il percorso accademico (le laureate sono circa 22 ogni 100 venticinquenni contro i 15 laureati ogni 100 maschi della stessa età ).
WELFARE E SALUTE. Aumenta la spesa pubblica per la protezione sociale, arrivata a circa 453 miliardi di euro pari al il 29,8% del prodotto interno lordo. Alla previdenza va la fetta più grande di risorse, quasi due terzi della spesa. Alla sanità è destinato il 25,5% e all'assistenza il restante 8,4%. Oltre metà della spesa è coperta da contributi sociali. Quanto a sanità e salute, sette italiani su dieci si definiscono "in buone condizioni", ma nel frattempo calano le strutture sanitarie. L'abitudine al fumo risulta stabile negli ultimi anni: nel 2010, gli "schiavi" della sigaretta rappresentano il 22,8% della popolazione di 14 anni e più, percentuale che sale al 32,3% fra i 25-34enni. A fumare sono soprattutto gli uomini (29,2%) rispetto alle donne (16,9%).
GIUSTIZIA. Sempre più diffuso il ricorso al giudice di pace. Nel confronto con l'anno precedente, spiega l'Istatm, aumentano nel 2008 i procedimenti civili sopravvenuti in primo grado (+0,8%), mentre diminuiscono quelli esauriti (-0,7%) e i pendenti a fine anno (-0,3%). Oltre un terzo dei procedimenti sopravvenuti in primo grado viene trattato dal giudice di pace, i restanti casi sono in capo ai tribunali. Cresce la popolazione carceraria, è straniero un detenuto su tre. Al 31 dicembre 2009 sono 64.791 i detenuti presenti negli istituti di prevenzione e pena, in crescita dell'11,5% rispetto a un anno prima. Si tratta di tossicodipendenti per un quarto dei casi, mentre appena il 4,2% è costituito da donne. Tra i detenuti gli stranieri rappresentano il 37,1%.
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