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Liquidazione banche venete, altri 1000 esuberi First-Cisl: "dimenticati dalla Stampa"

Di Piero Zanin Martedi 4 Luglio 2017 alle 11:06 | 0 commenti

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"Sul punto non c'è la necessaria attenzione dell'opinione pubblica come avviene per altri settori" Ha sottolineato con rammarico a Mestre il segretario nazionale della First Cisl, Giulio Romani riferendosi alla difficile situazione dei dipendenti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.  Dalle cifre della liquidazione coatta, infatti, spuntano altri mille esuberi oltre a quelli già preventivati ed annunciati ai giornali. Il gruppo Intesa Sanpaolo, farà quanto promesso, ma nella bad bank non sono finiti solo i debiti ma anche i dipendenti delle società partecipate delle due ex Popolari, che ora rischiano il posto.

Ai 3900 esuberi spalmati in tutte le proprietà del gruppo Intesa che in buona parte dovrebbero essere assorbiti da prepensionamenti volontari, si aggiungono anche altri mille "tagli" questa volta vivi, composti da persone, padri e madri di famiglia, sforniti di paracadute.
I sindacati hanno lanciato una proposta semplice: la maggioranza di questi potrebbe essere impiegata come service in Npl veneti creando appositamente sedi della Sga. Una soluzione che, almeno in linea teorica, permetterebbe di recuperare più crediti "incagliati" rispetto ad una vendita lampo ma che appunto richiede tempo e nuovi investimenti.
La proposta verrà probabilmente discussa il 6 luglio, quando i sindacati di settore incontreranno i vertici d'Intesa anche per definire la riorganizzazione delle due sedi centrali di Vento Banca e Popolare di Vicenza. Entrambi gli uffici svolgono al momento praticamente gli stessi compiti, in un'ottica di fusione-ottimizzazione uno spreco insostenibile.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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