L'ipocrisia sulla moschea a Vicenza e Ferrarin interviene nel dibattito
Domenica 3 Agosto 2014 alle 18:48 | 0 commenti
Il dibattito sulla moschea a Vicenza e sui diritti di culto sta assumendo contorni sempre più paradossali dato che in città già esistono diversi luoghi, definiti centri culturali, nei quali la comunità musulmana berica si riunisce per pregare e come ha riportato VicenzaPiù nei giorni scorsi (leggi qui) starebbe per esserne aperto un altro in un ampio edificio (vedi nostra foto) nel quartiere di San Pio X a pochi passi dalla caserma militare statunitense Ederle.
Di seguito riportiamo il pensiero del Portavoce e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Vicenza Daniele Ferrarin che interviene sulla questione della moschea a Vicenza dopo lo scontro verbale tra Achille Variati, Luca Zaia e Nirou Morteza.
"Nei giorni scorsi il Presidente della Giunta regionale Luca Zaia, in una sua dichiarazione, si è detto contrario all’ eventuale apertura o costruzione di una moschea a Vicenza. Il Sindaco Variati ci tiene a precisare che agli atti non sono mai pervenute richieste in tal senso. Il Presidente del coordinamenti migranti Nirou Morteza, in una sua nota, ricorda che recentemente l'amministrazione Comunale di Vicenza ha autorizzato all'unanimità una variazione al piano urbanistico, al fine di realizzare un possibile luogo di culto da destinare alla comunità dei Mormoni Vicentini. Variati risponde che si farà interprete di un'iniziativa affinché sia riservata la stessa possibilità anche ai cittadini di religione mussulmana. E' il solito teatrino della politica! Luca Zaia è oramai prossimo alla scadenza della sua poltrona di Presidente della Regione Veneto e, giustamente, teme di non essere confermato visti gli scandali che hanno coinvolto la sua Giunta negli ultimi mesi, con un assessore agli arresti nel carcere di Pisa. La questione morale che ha investito la Regione Veneto è di proporzioni tali da doverlo indurre alle dimissioni, in un paese normale, invece lui resta attaccato alla sua seggiola e tenta, maldestramente, di distrarre l'opinione pubblica su questioni mai poste all'Amministrazione locale della nostra città , come quella appunto delle moschee. Il presidente dimentica che la libertà religiosa è stabilita dagli art. 3, 7, 8, 19, 20, 21 e 117 della Costituzione Italiana, Costituzione spesso violata anche dallo stesso Parlamento (vedi le recenti leggi elettorali e la riforma del Senato tanto voluta dal PD e dal premier Renzi). Il Sindaco invece ha il dovere di far rispettare le leggi vigenti in materia urbanistica dando la possibilità ai cittadini residenti di non violarle, adottando tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire anche la libertà di culto."
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