Quotidiano | Categorie: Politica, Interviste

Daniela Sbrollini, deputata del Pd, racconta "LibeRe"

Di Daniela Ceccon Domenica 12 Agosto 2012 alle 10:31 | 0 commenti

ArticleImage

Nata a Latiano, in provincia di Brindisi, nel 1971, Daniela Sbrollini vive da molti anni a Vicenza. E' stata prima Segretario Provinciale dei Ds a Vicenza, poi Consigliere Provinciale e, dal 2008, è deputata del Partito Democratico.
Appassionata di letteratura e filosofia, ha pubblicato tre libri di poesia. Altra sua passione è la Juventus: fa parte del Club parlamentare della squadra ed è la referente per il tesseramento alla Nazionale di calcio parlamentari.

Sbrollini si occupa di questioni femminili fin dalla metà degli anni Novanta, quando ha fatto parte dell'associazione veneta Moderata Fonte.  

In seguito, ha lavorato nella Commissione pari opportunità del Comune e della Provincia e ha proseguito il suo impegno come coordinatrice provinciale delle donne dei Ds.
La sua attiva partecipazione all'associazione interna al Pd di cui fa parte, LibeRe (Libertà Responsabilità), si inserisce in questo percorso dedicato al welfare in generale e nello specifico a tutte le questioni che riguardano le donne.

- Una rivista online, convegni, proposte: che cos'è e come nasce LibeRe?
LibeRe nasce da un gruppo di donne parlamentari che da anni lavorano assieme sui temi legati al welfare, e in particolare al mondo dell'infanzia e alla sfera femminile. Assieme al presidente, la senatrice Anna Serafini, elaboriamo anche proposte di legge, come quella, attualmente in discussione in Parlamento, sulla doppia preferenza.
Il lavoro, l'imprenditoria femminile, la violenza sulle donne - che fra l'altro nella nostra regione è una questione molto presente - : sono questi i temi di cui ci occupiamo.

- Si tratta di un'associazione di partito?
LibeRe nasce all'interno del Pd, ma è aperta a tutte le donne che fanno parte del mondo delle associazioni, dell'imprenditoria, della giustizia, e che possono contribuire nel formulare proposte di legge condivise. La nascita ufficiale dell'associazione verrà sancita l'8 novembre a Roma in un convegno al quale sarà presente anche Bersani.
Per ora si tratta di un progetto nazionale, ma contiamo di svilupparlo anche nelle singole regioni con contributi da parte del mondo femminile locale. Con Rosanna Filippin, coordinatrice del Pd nel Veneto, abbiamo inviato una lettera a tutte le sedi regionali del Pd chiedendo di contribuire alla nostra rivista, che per ora è solo online, ma che speriamo di trasformare in giornale cartaceo.

- E gli uomini?
Naturalmente non sono esclusi da LibeRe, perché ogni contributo può essere utile, ma quello che abbiamo voluto creare è un luogo dove approfondire determinate tematiche. Per fare un esempio, c'è la questione della medicina di genere, o la legge 194, o ancora le discriminazioni nel mondo del lavoro.
Con LibeRe vogliamo contribuire a rendere il Pd un partito più riformista e laico, soprattutto su questi temi così delicati.

- Avete qualche proposta in merito al femminicidio, questione di grande attualità?
Sì, abbiamo proposto al ministro Fornero una legge innovativa, che si propone di andare oltre la semplice repressione. Abbiamo studiato le leggi dei Paesi del Nord Europa con l'idea di dare un'impronta culturale diversa: nei processi per femminicidio ci sono un carnefice e una vittima, viene comminata una pena, ma non si avvia un percorso culturalmente attivo. I tempi sono cambiati, anche i giovani uomini sono diversi: è il momento di cambiare davvero le cose.
Vogliamo provare a superare il "veterofemminismo" proponendo un processo nuovo, una riforma del welfare che consenta alle donne di vivere a trecentosessanta gradi, di ottenere una vera meritocrazia e condizioni di partenza uguali a quelle degli uomini.

- Fra le questioni di cui vi occupate c'è anche l'imprenditoria femminile, alla quale lei ha dedicato il suo intervento nel primo numero della rivista. Il Vicentino è terra di imprenditori ...
A novembre dello scorso anno abbiamo presentato una proposta di legge per la promozione e il sostegno dell'imprenditoria femminile, e sono molto contenta di poter dire che questo testo è nato proprio a Vicenza, dal confronto con le donne del Cna di Vicenza e con Cinzia Fabris, che allora ne era presidente. Ci siamo incontrate più volte e ci siamo confrontate sui temi che stanno a cuore al mondo dell'imprenditoria del Vicentino, rivolgendoci anche alle donne più giovani che vogliono fare impresa.

- La sua proposta di legge sulla doppia preferenza nelle elezioni locali è passata alla Camera e ora è in discussione al Senato. Cosa c'è di diverso rispetto alle quote rosa?
La doppia preferenza - cioè la possibilità di votare per due candidati di sesso diverso - favorisce la presenza femminile nelle istituzioni, ma senza le forzature delle quote rosa, che sono state in passato anche strumentalizzate. Se la doppia preferenza venisse introdotta anche nella legge elettorale nazionale sarebbe una grande conquista.

- A proposito di legge elettorale, anche lei aderirà alla maratona di sciopero della fame contro il "Porcellum".
Sì, tutto è partito dall'ex radicale Giachetti, non nuovo a queste forme di protesta non violenta, che ha fatto 35 giorni di sciopero della fame per mantenere alta l'attenzione sulla necessità di avere una nuova legge elettorale. Io e altri 125 deputati di tutti gli schieramenti che condividono la sua causa gli abbiamo detto di fermarsi, proponendogli una staffetta in cui ciascuno di noi digiunerà per 24 ore.
Vogliamo farlo soprattutto per dimostrare che non siamo tutti uguali, che c'è chi sta facendo delle battaglie per cambiare quello che non va, come l'attuale legge elettorale.

- Notizia recentissima è la decisione del governo di chiudere il tribunale di Bassano. Se lo aspettava?
Sinceramente né io né i miei colleghi ce lo aspettavamo. E' stato uno sbaglio e veramente sorprende che il governo non abbia tenuto conto dei pareri delle Commissioni. C'è stato un grande impegno da parte di noi parlamentari veneti per salvare il tribunale, e la nostra battaglia continua: c'è ancora tempo.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network