Quotidiano | Categorie: Interviste, Internet

L'intervista a Vera Furlan sul gruppo FB per le neo-mamme di Vicenza e provincia

Di Sara Girombelli Mercoledi 31 Dicembre 2014 alle 10:31 | 0 commenti

ArticleImage

Uno dei gruppi Facebook relativi alla provincia di Vicenza è quello di Vicenza: Mamme di Vicenza e provincia. Questo tipo di pagina è forse uno di quelli che ottiene il maggior riscontro. Spesso chi si appresta a diventare genitore, infatti, è alla prima esperienza e può capitare che si abbiano dubbi, non si sappia come comportarsi o semplicemente si necessiti di qualcuno con cui condividere la propria gioia o le proprie ansie dell’essere mamma (o papà).

Del resto si dice che il genitore sia il mestiere più difficile del mondo, e molto probabilmente è vero. Molte informazioni sono reperibili su blog, siti internet pediatrici, o altri collegamenti simili. Tuttavia c’è sempre qualcosa in più nel ricevere una risposta diretta da qualcuno che magari ha vissuto la stessa esperienza, con la possibilità di poter rispondere e interagire. Spesso alcune finiscono per soffrire di depressione post-parto, causata dalla sensazione di solitudine e inadeguatezza che attanaglia molte donne (vuoi per condizioni economiche e sociali precarie, o per la loro giovane età, o per l’assenza di supporto da parte dei famigliari). In questi casi una parola di conforto, affiancata da un percorso terapeutico appropriato, può fare la differenza. Di seguito è riportata l’intervista a Vera Furlan, giovane mamma vicentina che proprio ieri ha partorito il secondo figlio (una femminuccia), che ci spiega come è nata l’idea del suo gruppo Facebook e qual’è il suo riscontro effettivo in fatto di aiuto a mamme e neo-mamme vicentine.


Vera, come è nata l'idea di Vicenza: Mamme di Vicenza e provincia?

L'idea è nata un giorno, così per puro caso. Ho notato che su Facebook mancava proprio un gruppo per le mamme e le future mamme, e ho pensato potesse essere una cosa molto utile. Creandolo mi sono detta: “Ma perché deve essere una cosa a livello nazionale? Riduciamola a qualcosa di provincia, che è più utile per tutte” e così ho creato il gruppo.


In cosa consiste nello specifico il supporto che questo gruppo può dare alle neo-mamme?

C'è stata subito molta complicità tra le mamme e grazie a loro il gruppo sta diventando sempre più grande. Tra loro si consigliano, si chiedono aiuto: noto che appena c'è un quesito molte mamme accorrono ad aiutare ed è questo che rende così bello il nostro gruppo. Le domande variano: dal consiglio sui bambini, alla ricerca di pediatri o ginecologi, al consiglio su ospedali e assistenza, ma non solo. A volte vengono poste domande che sono al di fuori delle esigenze strettamente collegate a quella di essere mamma.

Il gruppo ogni giorno aumenta sempre di più, ora siamo in 1408. Solo io posso decidere chi entra per una questione di privacy, visto che si tratta di bambini e le mamme devono sentirsi libere di pubblicare le foto dei loro figli se vogliono farlo.


Le regole per poter far parte del gruppo sono più rigide rispetto agli altri gruppi di facebook, come hai appena spiegato, per proteggere le immagini dei bambini da estranei. Questa esigenza è dovuta a qualche caso spiacevole?

Sapendo come sta andando ultimamente il mondo e quanti pedofili ci siano in giro, sto molto attenta a chi entra: controllo sempre il loro profilo e se ce l'hanno bloccato non li faccio entrare a priori. Consiglio sempre a chi far parte del gruppo di mandarmi un e mail di presentazione, in maniera tale da poter sondare con precisione le loro intenzioni fin da subito.

Un paio di volte è capitato che siano entrare persone con falsi profili e che abbiano scatenato un po' di confusione offendendo. Tuttavia, sono subito intervenuta segnalandole a Facebook e togliendole dal gruppo. Possiamo dire, comunque, che non sono stati episodi gravissimi.


Organizzate qualche attività di gruppo, per le neo-mamme o le future mamme, al di fuori di Facebook?

Nel gruppo sono presenti anche delle associazioni che organizzano giornate o incontri per le future e neo mamme e possono pubblicare tranquillamente questi eventi nel gruppo in modo che tutte abbiano la possibilità di partecipare. Inoltre due volte all'anno organizziamo una pizza tutte assieme per poterci conoscere anche personalmente e passare una bella serata.

 

Esistono altri gruppi chiusi su Facebook che trattano l'argomento della maternità e lo limitano alla provincia vicentina. Avete rapporti con questi gruppi? Agite sinergicamente?

Sì esistono altri gruppi chiusi nella provincia di Vicenza che svolgono la nostra stessa attività, ma non abbiamo mai discusso con loro e ognuno fa il proprio lavoro e gestisce il suo gruppo separatamente dagli altri.


Come è cambiato il modo di comunicare e condividere consigli ed esperienze tra mamme, dopo l'avvento di Facebook e dei suoi gruppi?

il modo di comunicare è molto cambiato di certo, ma credo che Facebook se usato in maniera corretta può essere uno strumento molto utile specialmente per situazioni come i gruppi di sostegno, come il nostro gruppo. Una volta ci si incontrava, ma ovviamente solo con le persone che conoscevi e quindi era tutto più limitato. Ora invece puoi conoscere anche altre mamme, magari con idee simili alle tue, e vedo con molto piacere che poi le mamme instaurano veri rapporti di amicizia e si incontrano tra loro, magari anche solo per un caffè. Personalmente, il gruppo mi sta facendo crescere in maniera molto positiva. Sono contenta di leggere i commenti delle mamme e di come loro si sostengano a vicenda. Se tornassi indietro rifonderei subito il gruppo.

Leggi tutti gli articoli su: facebook, Papa, Mamme, Vera Furlan

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network