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L'Imu fa male ma unisce il Consiglio comunale: attenuati certi suoi malefici effetti

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 30 Ottobre 2012 alle 23:52 | 0 commenti

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Il Consiglio comunale convocato per oggi aveva all'ordine del giorno in primis l'approvazione del nuovo "Regolamento per la disciplina dell'Imposta Municipale Propria" (Imu) insieme a quella delle nuove aliquote 2012 (assessore competente Umberto Lago). Approvazioni scontate con piccoli ritocchi "concessi" a opposizioni e a singole proposte dei consiglieri di maggioranza rispetto a testi e tabelle licenziate da Giunta e Commissione consiliare. 

La discussione sull'inquadramento del Commercio sulle Aree Pubbliche con le "Modifiche al Piano delle aree pubbliche destinate ai mercati e alle fiere" (presentate dall'assessore Tommaso Ruggeri per vivacizzare questo settore dell'economia locale) e quella sulla mozione del consigliere dell'Idv Silvano Sgreva (risalente al 1° marzo aveva ad oggetto:"Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori") hanno, quindi, seguito le scaramucce in consiglio sulla tassa più odiata da tutti in questo momento storico, l'Imu.

Sarà per questo che i contrasti in Sala Bernarda (pochissimi nei fatti tra i pochi consentiti da un contesto legislativo nazional-centrico) non sono stati neanche lontanamente confrontabili con quelli che hanno animato le sedute precedenti sul Pum e sul Piano degli Interventi, argomenti che ancora hanno una grossa eco in città.

Il malessere generale e il convincimento di aver fatto quello che si poteva per "limitare" i danni di una tassa sicuramente iniqua soprattutto per la prima casa e per i meno abbienti sono stati, di fatto, sintetizzati dall'intervento del sindaco Achille Variati che nel sottolineare «il disagio nel dover gestire una tassa che di municipale ha solo il nome» ha puntato, comunque, l'indice verso «il precedente Berlusconi che con la sua gestione ha di fatto portato l'esecutivo Monti alla necessità di porre riparo con durezza a una situazione finanziaria del paese da lui ereditata e che era per tutti drammatica».

Ovvio che non era quella di stasera la sede per discutere ancora dell'iniquità delle scelte di Monti verso i diversi "strati sociali" (patrimoniale dove sei?, ndr) ma Variati ha rivendicato con l'assessore Lago l'aver tenuto al livello minimo la «tassazione della prima casa e di averne attenuato e azzerato gli effetti per le categorie più disagiate con un occhio di riguardo anche verso chi, in modo lecito, che sarà verificato, ha concesso in reale comodato gratuito eventuali seconde abitazioni a familiari e congiunti».

Di fronte a qualche annotazione negativa di una minoranza che, comunque, ha concordato con la "scomodità" del dover gestire localmente una tassazione i cui introiti sono in gran parte dello Stato Achille Variati ha difeso le scelte della giunta che «è riuscita a "non andare in rosso" e ad agevolare le categorie più svantaggiate manovrando solo sulle seconde case il cui livello di tassazione rimane, comunque, tra i più bassi in Italia. Sicuramente qualcuno potrà dire che si sarebbe potuto fare di più ma le nostre scelte ci sono parse adeguate negli angusti limiti di libertà che ci erano concessi».
L'Imu ha fatto e fa danni alle tasche di gran parte dei cittadini, quelli che si sentono, e sono, tartassati rispetto ai detentori intoccabili di "ricchezze" immobiliari, tra cui, ad oggi, la chiesa, i partiti, i sindacati e le fondazioni, i cui beni "commerciali" stanno per sfuggire alla relativa Imu solo perché i nostri governanti, prestigiosi tecnici, hanno, guarda caso, sbagliato a emanare i relativi decreti attuativi, bocciati dal Consiglio di Stato insieme ai nostri esimi professori. A meno di non supporre in loro malizia invece che la certificata incapacità a costruire norme tecniche.
Ma l'Imu stasera a Vicenza ha fatto il miracolo: ha unito il consiglio spaccato dal Piano degli interventi e triste, di fatto tutto unito, nell'approvare norme appena meno dolorose di quelle imposte. Altrove e per sprechi altrui.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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