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L'impatto ambientale del trasporto dei rifiuti in Veneto

Di Citizen Writers Sabato 21 Giugno 2014 alle 20:26 | 0 commenti

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Riceviamo dall'Avv. Salvo Renato Cerruto, Presidente dell'Associazione Gestori Rifiuti (A.G.R.), e pubblichiamo - Secondo un recente studio di Ecocerved l’attività di trasporto di rifiuti nel corso degli anni ha rappresentato una rilevante fonte di pressione sull’ambiente a causa dell’utilizzo, diretto e indiretto, di risorse naturali.

I trasportatori iscritti alla sezione regionale Veneto dell’Albo Gestori Ambientali sono circa 11.150 nel 2012, corrispondenti all’8% del totale nazionale: gli operatori in conto proprio, poco più di 9.330, rappresentano la tipologia più numerosa; seguono circa 1.730 trasportatori conto terzi e poco meno di 90 soggetti esteri che effettuano operazioni transfrontaliere.

Il numero di mezzi utilizzati è aumentato in modo continuativo tra il 2008 e il 2011 mentre nel 2012 si è ridotto, attestandosi comunque a +7,9% in confronto al 2008: i mezzi aumentano in modo più che proporzionale rispetto agli operatori in quanto le imprese che svolgono attività di trasporto dei rifiuti tendono ad accrescere nel tempo i veicoli a loro disposizione.

In ambito veneto la movimentazione di rifiuti più significativa in termini quantitativi è di tipo infra-regionale.

Diversa, tuttavia, l’incidenza nei diversi ambiti territoriali: il contesto provinciale in cui si registra la maggiore quantità di rifiuti è Verona che, con oltre 2,2 milioni di tonnellate, rappresenta il 17% del totale infraregionale.

Seguono le movimentazioni interne alla provincia di Vicenza e Venezia che, con quantità complessive che si attestano in entrambi i casi a circa 1,6 milioni t, corrispondono rispettivamente al 13% e 12% del totale movimentato all’interno della regione; Treviso poi, con 1,4 milioni t, pesa per l’11%. La movimentazione infraprovinciale riferita a Verona, Vicenza, Venezia e Treviso costituisce quindi il 54% del totale infraregionale.

Interessanti anche i dati su import/export di rifiuti.

Dal Veneto risultano dirette all’estero circa 569.000 t, con riferimento al 2011: l’incidenza dei pericolosi è molto alta, pari al 41% del totale. Le aree dove vengono spediti sono, per lo più, situati in Europa Centrale (principalmente Germania e Austria) e in Estremo Oriente.

La movimentazione di rifiuti in entrata nella regione Veneto da provenienza estera ammonta a circa 594.000 t nel 2011; l’incidenza dei pericolosi è pressoché nulla.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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