"Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole", Jacopo Bulgarini d'Elci legge "It" di Stephen King agli alunni della Giuriolo
Mercoledi 25 Ottobre 2017 alle 15:34 | 0 commenti
Alla scuola Antonio Giuriolo, in contra' San Rocco 41 a Vicenza, questa mattina alle 11.15 il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci ha partecipato all'incontro nell'ambito dell'iniziativa "Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole". Si tratta della quarta edizione dell'iniziativa che si rivolge alle scuole dal 23 al 28 ottobre e che prevede momenti di lettura ad alta voce durante le attività scolastiche.
Ed è stato proprio il vicesindaco a rivolgersi oggi ad un centinaio di alunni, di sei classi terze della scuola secondaria di primo grado Giuriolo.
Nei due turni in cui sono stati suddivisi gli alunni accolti in aula magna, il vicesindaco ha proposto due letture: il racconto "Cuore rivelatore" Edgar Allan Poe e le prime 12 pagine del romanzo horror "It" di Stephen King. I ragazzi di entrambi i turni hanno scelto "It", probabilmente a seguito del rifacimento del film di recente uscita nelle sale.
"Leggere un libro è un'esperienza diversa dal guardare un film - dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. La lettura consente di entrare nelle sensazioni dei protagonisti in modo del tutto personale e credo che i ragazzi oggi lo abbiano compreso chiaramente: durante la lettura delle prime pagine di "It" in sala c'è stato un silenzio assoluto che si è poi tradotto in manifestazioni di entusiasmo e di estremo interesse. Il mio intervento voleva essere in sintonia con l'obiettivo della giornata, pertanto doveva riuscire a spronare alla lettura instillando una goccia di curiosità . E penso proprio di poter dire che l'obiettivo sia stato raggiunto. Ho scelto due testi che potessero piacere ai ragazzi e con cui potessero entrare in sintonia - prosegue Bulgarini d'Elci -. Il romanzo di King, un classico della letteratura horror del secondo Novecento, è anche un grande romanzo di formazione, che racconta di ragazzi appena più piccoli di quelli a cui ho parlato. Si tratta anche di un romanzo di 1200 pagine: che in diversi abbiano dichiarato di volerne proseguire la lettura per proprio conto è per me causa di grande soddisfazione."
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