Libri, Gabriella Salini: il 28 presentazione de "La scrittura del poeta"
Domenica 24 Giugno 2012 alle 17:57 | 0 commenti
Galla Caffè - Si presenta giovedì 28 giugno alle ore 18.30 al Primo Piano del Galla Caffè di Vicenza il libro di Gabriella Salini "La scrittura del poeta". Si tratta - come specifica il sottotitolo del volume recentemente pubblicato da ABEditore di Milano - di un'inedita rivisitazione grafologica su Gabriele D'annunzio. Gabriella Salini studiosa dal curriculum prestigioso, discuterà del suo libro con Giuseppe dalla Massara.
Il lavoro è frutto di uno studio condotto su materiali originali e spesso inediti provenienti, oltre che dagli archivi del Vittoriale, dal fondo Buccellati. Il libro di Salini ricostruisce, analizzando gli scritti autografi di Gabriele D'Annunzio dall'adolescenza fino agli ultimi giorni di vita, i tratti di una personalità geniale e controversa. L'indagine grafologica pone in una luce diversa l'immagine che molti di noi conservano del Vate come profeta del "viver inimitabile", un'immagine scolastica e agiografica, in parte vera ma che non si addentra nel mistero della labirintica psicologia del poeta abruzzese. Visto il tenore degli argomenti trattati dalla professoressa Salini i lettori potrebbero aspettarsi un pedante saggio di critica, al contrario l'approccio della materia è quanto mai narrativo e lo studio procede veloce e appassionante come l'indagine di un romanzo giallo. In questo particolare approccio alla narrazione sta forse la marcia in più del libro di Gabriella Salini, capace di aggiungere al rigore scientifico un quid di partecipazione emotiva sempre assente nei volumi specialistici. E infatti il libro si apre proprio con un'immagine "in soggettiva", per usare un termine cinematografico, Gabriella Salini si trova in visita al Vittoriale e racconta: mentre la narrazione accurata della guida mi riportava al D'Annunzio dei libri di scuola, troppo enfatico per coinvolgere l'adolescente di allora, l'assonanza tra il simbolismo degli arredi che mi circondavano e la sua scrittura ha fatto incontrare la grafologa d'oggi con un uomo dalle molte maschere, famose quanto discusse e discutibili, ma da un solo volto; un volto da osservare rispettosamente nell'ombra e con il cuore, perché espressione intensa di sofferto pudore, nei confronti della sua unica inquieta e dolorosa realtà , il tormentato conflitto tra consapevolezza e rifiuto d'essere uomo comune nel destino di decadimento e di morte.
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