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Libia, la preoccupazione degli artigiani per l'export vicentino. Agostino Bonomo: “quadro complesso"

Di Note ufficiali Giovedi 6 Settembre 2018 alle 15:08 | 0 commenti

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La crisi libica inasprita in questi giorni - è scritto in un comunicato di Confartigianato Vicenza - e i rischi di una destabilizzazione del Paese nordafricano riportano in primo piano il tema della sicurezza dell’approvvigionamento energetico e accentuano i rischi sul fronte delle esportazioni, considerato che l’Italia è il primo esportatore dell’Unione Europea verso la Libia, con il 26,3% del totale UE a 28.

 E potrebbero causare anche qualche problema a Vicenza e provincia: tra le prime dieci province che determinano oltre la metà (51,7%) dell’export no energy in Libia (sulla base degli ultimi dati disponibili riferiti al primo trimestre 2018) quella con maggiori vendite è Milano (9,2% dell’export al netto dei prodotti raffinati), ma Vicenza si è piazzata al settimo posto con il 4,0%. 

“L’attuale preoccupante situazione in Libia contribuisce senza dubbio a rendere il quadro internazionale ancora più complesso e di difficile lettura – afferma il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo -. Se è vero che la quota export delle imprese di piccola dimensione verso la Libia si è fortemente contratta negli ultimi anni come conseguenza delle turbolenze che hanno investito il Paese, è altrettanto vero che l’impossibilità di stabilizzazione in un’area di grande rilevanza politico – economica per l’Italia come il Nord Africa pesa sul comparto produttivo della nostra provincia. Come può un imprenditore decidere oggi di investire in Libia alla luce di ciò che sta accadendo? L’auspicio, prima di tutto per ragioni di ordine umanitario – conclude il presidente -, è che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU possa aiutare ad uscire dall’impasse di questi giorni ed evitare l’avvitarsi di una spirale tragica per la Libia e per la sua popolazione.”

I prodotti manifatturieri no energy della provincia di Vicenza registrano un aumento dell’8,4% nel 2017, ripresa che può essere compromessa dall’accentuazione della crisi libica, dopo tre anni in cui la dinamica delle esportazioni, al netto dei prodotti energetici, ha registrato il segno negativo.

I prodotti vicentini non energetici maggiormente esportati in Libia nel 2017 sono Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (55,3% dell’export totale), Prodotti in metallo (20,9%) e Macchinari e apparecchiature (11,5%).

L’aumento dell’export non energy è sostenuto dalla crescita del 107,4% dei Prodotti in metallo, dal +43,4% Prodotti altre manifatture (orafo) e dal +6,3% delle Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche, mentre è in controtendenza l’Alimentare che scende del 55,2%.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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