Liberalizzazioni, Filippin: il problema sono gli strumenti di regolazione
Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 19:29 | 0 commenti
Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd - "Non seppelliamo il dibattito sulle liberalizzazioni dietro il passato. È al futuro che dobbiamo guardare per cambiare il paese". Rosanna Filippin, segretario regionale del PD, commenta così la bocciatura da parte di Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre, delle liberalizzazioni stralciate dall'emendamento della Manovra Monti. "In Italia e in Veneto - analizza il segretario regionale del PD - il campo delle deregolazioni da attuare è vasto, ma richiede un'accurata preparazione regolatoria".
"Questo governo aveva inizialmente previsto che la materia autostradale rientrasse tra le competenze della nuova authority dei trasporti, in un secondo tempo invece ne è rimasta fuori, e questo è stato certamente un errore. Il problema delle liberalizzazioni - spiega la Filippin - sta tutto qui: i vantaggi sono indubbi e riguardano la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Ma la realtà ci insegna che non basta aprire i mercati per raggiungere l'obiettivo, e in questo la CGIA ha ragione. Una volta liberalizzato un mercato - chiarisce la Filippin - è evidente che bisogna imporre un regolatore che sia arbitro imparziale, altrimenti, come spiega bene il professor Zingales sul Sole24Ore, si rischia di riprodurre un meccanismo poco trasparente tra gli attori del mercato e l'ente regolatore. Solo così si ottengono quei benefici di riduzione dei costi e semplificazione burocratica che costituiscono una vera modernizzazione del paese. In Italia le uniche liberalizzazioni - sottolinea la Filippin - sono state fatte dall'allora ministro allo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, i governi liberali di centro-destra non hanno mosso un dito in quella direzione. Sbaglia Bortolussi a soffermarsi sul passato per guardare con timore al futuro. Questo governo deve trovare la forza di imporre un cambiamento e modernizzare il paese sradicando delle anacronistiche rendite di posizione. Non dobbiamo tirare indietro proprio adesso - conclude la Filippin - è fondamentale fare quel passo in più perché i benefici siano per tutti e non solo per i singoli settori".
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