Quotidiano | Categorie: Sanità

Liberalizzazioni, a Vicenza mancano cinque farmacie

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Aprile 2012 alle 16:55 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza  -  Pronto il piano del Comune.

A Vicenza c'è posto per cinque nuove farmacie. Lo ha stabilito la giunta alla luce di una recente normativa statale entrata in vigore lo scorso 24 marzo. La legge introduce infatti importanti modifiche per l'apertura di nuove farmacie con l'intento sia di sviluppare la competitività, sia di garantire una presenza più capillare sul territorio.

Due i principi cardine delle nuove disposizioni: avere una farmacia ogni 3.300 abitanti e rispettare la distanza di almeno 200 metri tra le farmacie. A Vicenza, pertanto, dove attualmente le farmacie sono 30 (una ogni 4 mila abitanti), sulla base della popolazione residente al 31 dicembre 2010, pari a 115.927 residenti, le sedi dovrebbero essere invece 35. "Di qui la necessità di concludere in tempi strettissimi - spiega l'assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri - l'individuazione delle zone dove la copertura risulta carente, perché l'obiettivo è garantire un'equilibrata distribuzione del servizio su tutto il territorio tenendo conto anche dei cittadini residenti in aree scarsamente abitate. Riteniamo infatti che quello delle farmacie sia un servizio di enorme importanza per la popolazione, soprattutto perché aumenta sempre di più la componente anziana, che ha difficoltà ad effettuare spostamenti lunghi". Con il provvedimento deliberato questa mattina in giunta, l'amministrazione è quindi ora pronta per consegnare alla Regione, in tempo per la scadenza del 23 aprile e complete del parere dell'Ulss e dell'ordine dei farmacisti, le nuove sedi farmaceutiche individuate. Dopodichè la Regione bandirà entro il prossimo 23 giugno il concorso straordinario per soli titoli per la copertura delle sedi farmaceutiche di nuova istituzione e per quelle vacanti, che dovrà concludersi con l'assegnazione delle sedi entro il 23 marzo 2013. Nel dettaglio, l'assessorato allo sviluppo economico ha suddiviso il territorio comunale in quattro macro aree, dove ha verificato il rispetto del rapporto di 1 a 3.300, in modo da individuare dove è necessario prevedere l'apertura di nuovi punti. Non ce n'è bisogno nella zona 1, corrispondente al centro storico, che anzi presenta un eccesso di farmacie (11): il rapporto è infatti di una ogni 1.415 abitanti. La zona 2 (sud), per contro, che presenta tre farmacie in tutta l'area a sud della linea ferroviaria Milano-Venezia, risulta completamente sguarnita tra Casale e S. Pietro Intrigogna, nonostante la presenza di 3 mila residenti. Di qui la previsione di una farmacia a Casale. Nella zona 3 (nord-est), comprendente l'ex circoscrizione 4, i quartieri di S. Pio X, Bertesina e Bertesinella, sono previste altre due nuove sedi, di cui una a S. Pio X, in aggiunta alle attuali sette. Nella zona 4 (nord-ovest), infine, quella corrispondente alle ex circoscrizione 5 e 6 con nove farmacie, ne sono previste altre 2. A questo schema il Comune aggiunge inoltre il fatto che due farmacie del centro storico vorrebbero da tempo spostarsi in periferia, ma ancora la Regione non ha chiarito al Comune se le nuove disposizioni normative abbiano superato la delibera dello scorso novembre con cui la giunta comunale assumeva la proposta dei due decentramenti. Ad ogni modo, tenuto conto dell'incremento demografico e delle pressanti richieste da parte dei quartieri (a Saviabona in particolare), l'amministrazione comunale prevede di distribuire queste due farmacie nelle zone 3 (a Saviabona) e 4 (area S. Felice-Cattane). In questo modo infatti il rapporto scenderebbe rispettivamente da 4.073 a 3.666 residenti per farmacia e da 4.188 a 3.839. E anche qualora le procedure per il decentramento non andassero a buon fine, l'amministrazione prevede che una delle nuove farmacie dell'area nord-est si collochi comunque nell'area centrale del quartiere di Saviabona.

 

 

Leggi tutti gli articoli su: Vicenza, Comune di Vicenza, liberalizzazioni, farmacie

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network