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L'export premia anche il "made in Vicenza" dell'artigianato alimentare: lo dicono Christian Malinverni e Ruggero Garlani di Confartigianato Vicenza

Di Comunicati Stampa Lunedi 26 Dicembre 2016 alle 11:24 | 0 commenti

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Anche a tavola piace il "Made in Vicenza". È quanto emerge dall'elaborazione dell'Ufficio Studi della Confartigianato provinciale sui dati dell'ultimo trimestre relativi all'export dell'artigianato alimentare. Nel 2016, infatti, le esportazioni vicentine di prodotti alimentari e bevande hanno confermato il trend di crescita dell'ultimo decennio registrando il massimo storico, con un valore di 626 milioni di euro tra ottobre 2015 e settembre 2016.

"L'Italia è conosciuta nel mondo anche per la buona cucina e per i suoi prodotti tipici e Vicenza - commenta Christian Malinverni, presidente Confartigianato provinciale della categoria Ristoratori, nonché presidente regionale e nazionale della Federazione Alimentazione - dimostra di non fare eccezione".

"Anzi - aggiunge Malinverni - , l'impegno di tante imprese nel proporre il meglio della nostra tradizione enogastronomica, puntando sulla qualità degli ingredienti e dei processi di trasformazione e produzione, viene sempre più premiato. Non bisogna inoltre dimenticare che oggi il consumatore è molto più attendo e informato su quanto porta in tavola, e ciò ha stimolato la riscoperta e la rivalutazione dei prodotti artigianali. Prodotti che, non dimentichiamolo, sono anche un ottimo mezzo di promozione turistica per Vicenza".
I dati dicono che nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni di prodotti alimentari e bevande hanno rappresentato il 3,8% delle esportazioni manifatturiere vicentine e sono cresciute dell'8%, registrando una migliore dinamica rispetto al -3,2% del totale delle esportazioni manifatturiere. Nel dettaglio, il 70,2% dell'export è relativo ai prodotti alimentari e il rimanente 29,8% alle bevande, entrambi settori in crescita, rispettivamente, del 7,6% e del 9%.
Quanto alla destinazione dei prodotti, si rileva che i mercati dell'Unione Europea - che rappresentano il 62,2% dell'export del comparto - sono stabili, mentre nei mercati extra UE a 28 si registra un forte incremento del 24,3%.
E così, la crescita dell'export del settore Alimentare e bevande colloca Vicenza al decimo posto tra le principali e più dinamiche province esportatrici italiane. Merito delle 1.090 piccole imprese vicentine del settore, in crescita dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2015, mostrando una performance migliore rispetto al -1% registrato dal totale artigianato.
Il comparto più consistente risulta quello della Pasticceria, Panifici e Gelaterie (487 imprese, pari al 44,7% del settore), seguito dalla Lavorazione e conservazione di carne e produzione a base di carne (27 imprese, pari al 2,5%), dalla Pasta (24 imprese, pari al 2,2%), e Vini, Distillerie, Birre e altre bevande (20 imprese, pari all'1,8%).
"Fa piacere notare - aggiunge Ruggero Garlani, presidente dei Panificatori di Confartigianato Vicenza - che i consumatori tornano a scoprire la qualità e la bontà dei prodotti freschi. In questi anni ci siamo quotidianamente impegnati per offrire il meglio, in termini di qualità e di varietà di proposte, convinti che un buon e sano prodotto, come nel caso del pane, sia sempre vincente. Ora i numeri ci confortano nelle scelte e ci spronano a fare ancora meglio".
Proprio i Panificatori hanno recentemente lanciato la campagna "Dal Fornaio ogni giorno è straordinario", azione promozionale che per la prima volta ha utilizzato i social network diffondendo video tramite smartphone e programmi di messaggeria istantanea.
A completare i dati del quadro del settore alimentare è presente la componente che coniuga produzione e servizio, rappresentata dai Servizi di ristorazione e dei cibi da asporto in cui sono attive 467 imprese, pari al 42,8% del totale.
Nell'ultimo anno, inoltre, si registrano le maggiori crescite per il comparto della Pasta fresca (+20%), dei Produttori alimentari vari (+16,7%) e dei Servizi di ristorazione e dei cibi da asporto (+3,1%).
Dati lusinghieri che sono anche merito anche dei 12 prodotti agroalimentari vicentini di qualità a Denominazione di Origine e a Indicazione Geografica riconosciuti dall'Unione Europea. Di questi, otto sono DOP (Denominazione di Origine Protetta) e quattro IGP (Indicazione Geografica Protetta).
A livello settoriale, tre prodotti agroalimentari di qualità DOP e IGP si riferiscono al settore degli Ortofrutticoli e Cereali (25%), tre a quello dei Formaggi (25%), cinque ai Prodotti a base di carne (41,7%) e uno agli Oli e grassi (8,3%). Nel dettaglio, i prodotti agroalimentari di qualità della sola provincia di Vicenza, e non anche di altri territori, sono l'Asparago bianco di Bassano, la Ciliegia di Marostica e la Soprèssa Vicentina.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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