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Lettera al direttore di RC del Veneto: "i soldi ci sono.... Per le banche, per le guerre, per i padroni!"

Di Citizen Writers Sabato 24 Dicembre 2016 alle 14:09 | 0 commenti

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Lettera al direttore di Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione Comunista del Veneto

20 miliardi per il finanziamento delle banche in crisi sono stati votati a larga maggioranza dal Parlamento. Un intervento d'urgenza per impedire il fallimento di una delle principali banche italiane: il Monte dei Paschi di Siena. Facciano pure, se questi soldi servono a garantire i piccoli risparmiatori e a tutelare decine di migliaia di lavoratori. Ma questo non basta! Non dobbiamo permettere che le banche salvate con soldi pubblici siano poi gestite con le stesse logiche speculative che le hanno portate al disastro. Le banche devono essere nazionalizzate e i lavoratori e i cittadini devono poter esercitare il necessario controllo con la presenza delle loro rappresentanze nei consigli di amministrazione. Le banche devono sostenere lo sviluppo dei territori attraverso il credito finalizzato al sostegno di investimenti che promuovano la crescita di un'economia ambientalmente e socialmente sostenibile. Basta disastri prodotti con la partecipazione delle banche alle bolle speculative nel settore immobiliare e finanziario!

Decine di miliardi di spese per gli armamenti e per il sostegno della presenza militare italiana in molti scenari di guerra. A sostegno di avventure militari che hanno prodotto solo il proliferare dei conflitti e la crescita dell'instabilità a livello planetario. Guerre che immiseriscono porzioni sempre più grandi del pianeta con le devastanti conseguenze che sono sotto i nostri occhi: decine di milioni di persone costrette a migrare a rischio della vita, dall'Africa, dal Medioriente, dall'Asia e dall'America Latina, in cerca di una speranza di futuro.
15 miliardi per il Jobs act, la legge che ha prodotto pochissima crescita dell'occupazione e che i padroni hanno usato per assumere fino a quando ne hanno ricavato vantaggi economici e per licenziare senza giusta causa le lavoratrici e i lavoratori.
Adesso basta. I soldi ci sono!
Le politiche di austerità, i vincoli di bilancio, le regole e i trattati europei, le riforme del lavoro sono servite soltanto a colpire in profondità i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, a imporre la riforma Fornero, che fa cassa sulla nostra pelle, a imporre i tagli sulla sanità e sulla spesa sociale. Hanno svalutato il lavoro Hanno costretto i giovani alla precarietà, alla disoccupazione o ad emigrare. Hanno impoverito la maggioranza del paese. Hanno fatto crescere a dismisura la ricchezza di chi vive di rendita e sfruttando chi lavora.
Il referendum del 4 dicembre ha detto con chiarezza che così non si può continuare!
Vogliamo SUBITO un piano di lavoro finanziato dallo Stato per creare occupazione investendo nel sociale, nella scuola, nella ricerca, nella valorizzazione del nostro enorme patrimonio ambientale, culturale e archeologico, nella messa in sicurezza del territorio. Vogliamo SUBITO un reddito minimo per chi è senza lavoro, per le giovani e i giovani costrette/i alla precarietà o ad emigrare. Vogliamo SUBITO l'abrogazione della riforma Fornero, del Jobs act e dei voucher.
Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione Comunista del Veneto

(nella foto il tesoriere nazionale Marco Gelmini e il presidente del Collegio nazionale di Garanzia Gianluca Schiavon con il segretario regionale Paolo Benvegnù, il segretario della federazione di Venezia Renato Panciera, il segretario della Federazione di Padova Giuseppe Palomba, il segretario della Federazione di Verona Fiorenzo Fasoli...)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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