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Lettera a Variati di una disabile: per concerto Morricone posti per sponsor, non per disabili

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 13 Settembre 2011 alle 21:55 | 2 commenti

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Riceviamo da Stefania Calledda, cittadina disabile, la lettera aperta al sindaco Variati e pubblichiamo.
Stimato Sindaco Variati, sono una cittadina disabile che da circa un anno risiede nella città di Vicenza. Ho accolto con molto entusiasmo la scelta, da parte dell'amministrazione comunale, di celebrare il nuovo sistema d'illuminazione di Piazza dei Signori con il concerto gratuito del maestro Ennio Morricone. Come molti vicentini, ho seguito le istruzioni per poter avere i biglietti gratuiti e poter quindi partecipare a questo evento, nella splendida cornice prescelta.

Cercherò di non dilungarmi e arrivo subito al dunque: non è stato previsto un numero di posti riservati ai disabili, questo ha fatto sì che anche un cittadino con problematiche fisiche importanti, dovesse avventurarsi nella ressa davanti ai cancelli del Cinema Odeon, dove, come sapete, venivano consegnati i biglietti. Non faccio fatica a ritenere che in molti abbiano rinunciato per le problematiche legate alla loro condizione e agli orari scelti, io stessa con molta fatica ho provato ad avere i biglietti nelle due sessioni di lunedì e martedì senza fortuna: il martedì alle nove del mattino mi si chiudevano le transenne davanti ai miei occhi, sostenendo il tutto esaurito.
Mi sorprende tristemente che l'amministrazione comunale si sia affrettata a riservare un settore per gli sponsor, ma abbia dimenticato, come vorrebbe la prassi, un numero di posti riservato ai disabili. Dunque, io non potrò sedere per godermi il concerto, e nonostante la mia sclerosi multipla dovrei riuscire con sacrificio a intravedere qualcosa in Piazza delle Biade, sperando che le mie gambe mi assistano, vista la mia disabilità minima.
Il fatto è che per questa grave disattenzione molti altri vicentini disabili non hanno nemmeno provato a presenziare all'evento, una svista, perché credo che sia questo il caso, che ha come conseguenza una discriminazione indiretta sulla cittadinanza con handicap. Come disabile, mi accorgo ogni giorno delle tante "sviste" sulle barriere architettoniche che una città, virtuosa in molti campi, e penso alle nuove piste ciclabili in costruzione, alla valorizzazione del patrimonio artistico e al progetto per le energie rinnovabili, di cui con orgoglio ho scritto e pubblicato come giornalista freelance, lascia come segno di una civiltà ancora in divenire.
Una città a misura di disabile è anche una città a misura di anziano e di bambino, significa superare lo stigma del portatore di handicap come peso sociale e gli restituisce il diritto all'indipendenza e all'autonomia. Mi occupo di volontariato da ben otto anni nel campo della sclerosi multipla e, essendo una malattia sistemica, ho conosciuto molteplici disabilità e ho imparato a gestire le mie adeguandomi all'inefficienza degli enti pubblici e privati. Voglio pensare che nel futuro non dovremo essere noi disabili ad adeguarci a una società incapace di mettersi nei panni dei più deboli, piuttosto che sia la società ad adeguarsi alle diversità e complessità reali.
Pensavo che l'idea del "malato", dello "storpio" da rinchiudere in casa fosse un retaggio retrogrado del Meridione, da cui provengo. Invece, mi accorgo che le battaglie sono sempre le stesse anche nel "civilissimo Nord-Est".
Io sono sicura che questa giunta comunale ha la sensibilità per comprendere e sono certa sarà capace di darne dimostrazione. Perché dunque questa mia lettera non cada nel dimenticatoio, io do la mia disponibilità, fornendo la mia esperienza e le mie competenze, a collaborare con il Comune di Vicenza perché anche il cittadino disabile possa vivere appieno la sua città.
Molto cordialmente,
dott.ssa Stefania Calledda


Commenti

Matteo
Inviato Mercoledi 14 Settembre 2011 alle 19:22

Effettivamente l'evento, visto la sua portata, doveva essere organizzato meglio. Sul sito del comune non viene fatta assolutamente menzione della possibilità per le persone disabili di avere diritto a qualche posto riservato. Il che può facilmente dare adito a dietrologie...
Anna
Inviato Sabato 17 Settembre 2011 alle 18:43

Io mi sono recata lunedì mattina a ritirare i biglietti. Sono arrivata alle 7.40, ed ero sesta. Alle 8.15 c'erano 30 persone. Mio papà si è recato il martedì mattina, verso le 8.30 e c'era una fila così grande che se ne è dovuto andare via. I primi arrivati erano lì dalle 6. E' un concerto gratuito, e quindi bisognava aspettarsi un afflusso così ampio.. L'organizzazione a mio avviso è stata perfetta o quasi. Forse si poteva pensare, come dice la Signora a qualche posto riservato a persone disabili. Ma tant'è che è difficile accontentare tutti. Alle ore 11 c'era un sacco di gente che protestava, perchè i posti erano finiti. Io ho avuto il miei biglietti alle ore 11.05, ed ero sesta. Ho fatto 3 ore e venti di fila. la distribuzione è iniziata alle 11 in punto, ma c'era una fila tale da far dire agli organizzatori che erano finiti i posti. Questo, giustamente, per non far star lì in piedi inutilmente le persone. Sono stati infatti distribuiti dei numeri alle persone in fila, e così ci si è resi conto di chi non avrebbe avuto il biglietto. Spero trasmettano cmq l'evento in qualche tv locale.. visto che molto probabilmente andranno i miei genitori all'evento, e visto che molte persone non potranno prenderne parte. Ringrazio comunque l'amministrazione comunale e lo sponsor, per aver organizzato una manifestazione così.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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