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Letta sfiduciato dal "Club Bocciofilo" Pd e la nostalgia per Mariano Rumor

Di Citizen Writers Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 16:46 | 0 commenti

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Riceviamo da Luciano Parolin - Credo che pochi, si siano resi conto dello strappo Costituzionale, avvenuto in questi giorni con le dimissioni di Enrico Letta e l'incarico a Matteo Renzi. I fatti: durante una riunione di partito Pd, viene bocciato un Governo, presieduto da un leader dello stesso Pd. Il licenziamento non è avvenuto per sfiducia del Parlamento, ma bensì nella sede del Pd, cioè in alcune stanze, lo ricordiamo di una Associazione privata “non riconosciuta”, praticamente un Club Bocciofilo.

Bersani, aveva promesso una legge per legalizzare i partiti, dare trasparenza ai bilanci, con regole ben definite e controlli dei cittadini. Niente!

Dal 1948 ad oggi, abbiamo avuto quasi 70 governi e 38 ministri della Pubblica Istruzione, quasi tutti Dc a partire da Guido Gonella sino a Maria Chiara Carrozza (Pd). Il Ministero più importante per bacino di voti (La scuola), è trattato come una associazione di badanti, non ha avuto nessuna continuità politica come si dovrebbe per una sana programmazione educativa e didattica dei 15 milioni di giovani studenti.

La crisi come sempre avvenuta, nasce da manovre dei Palazzi romani, da decisioni sottobanco, incontri oscuri mentre, la Costituzione prevede all'art. 64 comma II° Le sedute sono pubbliche...

Il Presidente Letta, si dimette, va al Quirinale, senza che avvenga nessuna discussione visto che, siamo ancora una Repubblica Parlamentare. Mala tempora currunt!

Le consultazioni hanno visto fuori e dentro capi partito, in una inutile processione, ma Renzi era già “unto dal signore” per il solo fatto di aver vinto le primarie con 2,5 milioni di partecipanti, ma non le elezioni politiche cui partecipano 46 milioni di cittadini.

Ancora una volta, come sempre, si procede per nomina, non per competenze. Del Ministro Kienge, promotore della mia “integrazione islamica” non si sa più niente! Ormai lo hanno capito tutti, questi politici che ci “rappresentano a Roma” non contano nulla e non capiscono nulla. Renzi non è parlamentare, Berlusconi è stato messo fuori, Grillo ha tanti bravi ragazzi ma incatenati.

Intanto i nostri vivono nel terrore e con la paura di perdere lo stipendio 13/14 mila € ogni mese. Da non credere!

Almeno quando c'era Mariano Rumor, il Vicenza Calcio, da Nobile provinciale, rimase in serie A per vent'anni, con sommo gaudio della città e Provincia. Io c'ero!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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