L'esecutivo: «Un documento fondamentale»
Sabato 17 Novembre 2012 alle 15:00 | 0 commenti
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Il nuovo Pi? «Si tratta di un documento fondamentale - fa sapere il sindaco - che introduce nella pianificazione urbana regole e modalità innovative rispetto alle quali Vicenza gioca il ruolo dell'apripista. Trasparenza, tutela, riqualificazione, innovazione, semplificazione, equilibrio, coerenza sono le parole chiave che caratterizzano questo piano in cui il riuso del territorio esistente vince di gran lunga sulla nuova espansione».
 È questa la chiave del documento approvato in consiglio, almeno stando al primo cittadino al qaule si aggiunge il punto di vista della Lazzari: «È uno strumento dinamico che rimette al centro la città pubblica, i suoi valori e le sue funzioni, che coniuga lo sviluppo con la solidarietà , la qualità della vita e la sostenibilità , e da lì fa partire anche tutte le iniziative private».
A giudizio dei due, sviluppando le scelte strategiche del Pat, il nuovo piano degli interventi individua e norma gli interventi di tutela e valorizzazione del territorio e programma la sua trasformazione, «mirando - precisano ancora sindaco e assessore - a uno sviluppo sostenibile». Accanto alle prescrizioni che regolano in modo dettagliato l'attività edilizia, il Pi contiene le disposizioni per le aree e gli immobili nei quali è possibile intervenire e sviluppa i grandi temi già individuati dal Documento del sindaco: il sistema ambientale, quello degli insediamenti, quello delle infrastrutture e del Pum, il piano urbano della mobilità .
La giunta spiega poi che sono diverse le norme tecniche operative che regolamentano il nuovo documento che fin dai primissimi giorni prossimi giorni è stato messo on line sul sito del comune nel segno della semplificazione, della trasparenza e dell'innovazione. Lazzari di seguito illustra le cifre del Pi che è pari a 652.903 metri cubi corrispondenti a 4.353 abitanti teorici è il valore complessivo dello sviluppo ipotizzato. Soltanto 130 mila, a dimostrare il forte contenimento dell'espansione, sono i metri quadrati di Sau, cioè di superficie agricola utilizzabile, corrispondente a meno della metà dei 300 mila metri quadrati ipotizzati nel Pat. Tale superficie è stata destinata per 87mila metri quadrati agli ex Bid, cioè al cosiddetto «soddisfacimento del bisogno abitativo familiare», per 26.600 metri quadrati agli accordi con i privati caratterizzati da rilevante interesse pubblico e per 16.400 metri quadrati ad alcune nuove aree di espansione.
L'assessore ritiene comunque che si tratti di numeri che potrebbero ulteriormente ridursi, sia perché i privati devono intervenire entro cinque anni pena il ripristino della destinazione agricola, sia perché dei 626 ex Bid ritenuti urbanisticamente accoglibili tra le 1.525 istanze presentate, alcuni potrebbero non rispondere al criterio dei bisogni familiari puntualmente fissato nel piano per evitare speculazioni. Importante, ancora, secondo la responsabile del territorio, è la tutela prevista per il centro storico, con l'introduzione di un vincolo specifico lungo le mura, per i borghi, gli edifici monumentali, le frazioni di Maddalene Vecchie e San Pietro Intrigogna e le villette liberty che non potranno mai più essere abbattute per fare spazio ai condomini.
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