L'esclusiva di Salhama, profugo palestinese all'Hotel Adele: "Pulivo i loro appartamenti a dieci euro al giorno"
Mercoledi 12 Agosto 2015 alle 19:51 | 0 commenti
Salhama è un ragazzo palestinese di venticinque anni arrivato in Italia da Gaza su una nave per sfuggire alla situazione del suo paese e finito poi a Vicenza. La sua testimonianza - rilasciata in esclusiva a Vicenza Più - ci porta invece dentro a un mondo personale fatto di incertezze e lavori quanto meno dubbi. Come quelli che Salhama dice di aver fatto quando era all'Hotel Adele: pulire e sistemare appartamenti della stessa proprietà per dieci euro al giorno.
Oggi ne anticipiamo una parte (l'intervista originale è in arabo, la voce è dell'interprete, ndr) che sa di denuncia verso chi sfrutterebbe certe situazioni, mentre in tanti, troppi dice Papa Francesco, "urlano" contro i migranti.
All'Hotel Adele, posto da mesi sotto i riflettori. Salhama c'è rimasto per sette mesi, in camere in cui d'estate si soffoca dal caldo e facendo "lavoretti" per 10 euro in otto ore, lavoretti che comprendevano la sistemazione di altri appartamenti - tinteggiatura, giardino - nei quali poi sarebbero stati accolti altri profughi. L'Hotel Adele, interpellato, non smentisce del tutto e dice che comunque tutto era in regola. "Non sono autorizzato a rispondere a nessuno, non rilasciamo interviste più a nessuno - esordisce un impiegato dell'albergo che non vuole rilasciare le generalità - so che hanno fatto dei lavoretti, si danno da fare veramente, portano via le cartacce, sistemano i giardini, si sono resi attivi anche alla sagra di Bolzano Vicentino. Sul fatto che abbiano sistemato appartamenti non lo so, può essere, comunque tutto è stato fatto in accordo con la Prefettura e con le cooperative che li gestiscono".
Sia come sia, il presente di Salhama continua a essere incerto così come il suo futuro,.
Ma domani di Salhama avrete una conoscenza maggiore. Per rifletetre sui tanti Salhama.
Oggi pensate a chi, pare, guadagni su queste disgrazie.
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