Lentino (Fng), "Carta costituzionale simbolo della nostra unità"
Domenica 13 Marzo 2011 alle 16:30 | 0 commenti
Carmelo Lentino, Forum Nazionale dei Giovani - Ai giovani è stato scippato il futuro, ora devono riappropriarsene
"Le strumentalizzazioni politiche sulla Costituzione nascono dalla volontà di far prevale la divisione piuttosto che l'unità , cosa che invece dovrebbe essere soprattutto in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Esiste la necessità di un intervento per riformarne alcuni aspetti, ma la nostra Legge Fondamentale, ed in questo condivido quanto la stessa Conferenza Episcopale Italiana ha affermato, è ancora valida e non può essere stravolta sull'onda delle emozioni. Questa Costituzione è il simbolo della nostra unità ".
Lo afferma Carmelo Lentino, Consigliere con delega alla Cultura e Territorio del Forum Nazionale dei Giovani, attraverso un post sul suo profilo di Facebook.
"Ho a cuore il mio Paese e soprattutto - prosegue Lentino - ho a cuore il futuro delle giovani generazioni, che si sono viste scippare il futuro e che devono avere il coraggio di riappropriarsene. Ho imparato, frequentando sempre scuole pubbliche, attraverso quali errori siamo arrivati all'Unità d'Italia prima ed alla nascita della Repubblica poi".
"Di cultura il nostro Paese potrebbe vivere, ma oggi - continua l'esponente del Forum dei Giovani - così non è. E prima di stravolgere la Carta Costituzionale dovremmo pensare che è indispensabile rispettare quello che c'è scritto ad esempio all'articolo 9 dove si dice che "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica". Ma sulle riforme non bisogna mai fare guerriglie a priori, bisogna sempre discuterne nel merito".
"Scendere in piazza, o comunque manifestare, per chiedere che venga salvaguardato quello che i nostri nonni ed i nostri padri ci hanno dato, al di là di ogni orientamento e colore politico, non è sbagliato - conclude Lentino - ma anzi auspicabile da parte di tutti e soprattutto dei giovani, una generazione che deve difendere anche il mondo della cultura italiana, negli ultimi anni svilito dai continui tagli".
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