L'ente bilaterale del terziario stanzia anche per 2011 fondi per ammortizzatori sociali
Giovedi 30 Dicembre 2010 alle 10:59 | 0 commenti
Ente bilaterale settore terziario - Nel 2010 sono stati 260 gli accordi sindacali siglati per quasi 1.400 dipendenti. "L'azione dell'Ente Bilaterale del Terziario - spiega Sergio Rebecca, presidente dell'ente vicentino - tenendo agganciati i lavoratori all'azienda, va ad evitare il depauperamento del patrimonio di risorse umane"
Nonostante si avverta qualche timido segnale di miglioramento delle prospettive economiche, la situazione appare ancora difficile per alcune aziende del commercio, del turismo e dei servizi che operano nel Vicentino.
Per tenere agganciati i lavoratori alle imprese in difficoltà ed evitare, quindi, conseguenze occupazionali e costi sociali, la Confcommercio di Vicenza e le organizzazioni sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil), che formano l'Ente Bilaterale Settore Terziario di Vicenza, il 23 dicembre hanno siglato l'accordo di proroga per la gestione della crisi. Il consiglio direttivo dell'ente ha poi provveduto a deliberare l'impegno di spesa necessario per consentire alle aziende di accedere agli ammortizzatori sociali anche nel 2011. La legge (02/2009, modificata dalla legge 33/2009) prevede, infatti, che le imprese in crisi possano accedere ai provvedimenti di sospensione dell'attività lavorativa solo se vi è il preciso impegno economico di tale organismo. Anche per l'anno prossimo, quindi, non mancherà il sostegno concreto dell'Ente Bilaterale Settore Terziario alle imprese e ai lavoratori della distribuzione, del turismo e dei servizi della nostra provincia, per attenuare gli effetti della difficile congiuntura economica sull'occupazione.
Va poi sottolineato che le aziende iscritte, che versano regolarmente i contributi all'Ente Bilaterale e che applicano integralmente ai dipendenti i CCNL di riferimento e i contratti integrativi provinciali e/o aziendali, possono offrire ai lavoratori una maggior tutela in caso di crisi. Tra le misure applicabili, oltre alla sospensione, ci sono i contratti di solidarietà e la cassa integrazione in deroga.
La necessità di provvedere in tal senso ha fatto sì che nel corso del 2010 l'Ente Bilaterale del Terziario abbia dato vita a 260 accordi sindacali, coinvolgendo 1.379 lavoratori vicentini, i quali hanno potuto contare sulle misure di sostegno del reddito.
"La nostra azione - spiega Sergio Rebecca, presidente dell'ente vicentino - tenendo agganciati i lavoratori all'azienda, va ad evitare il depauperamento del patrimonio di risorse umane, fatto di conoscenza reciproca ed esperienza tra lavoratori e imprese, che in periodi in cui l'uscita dalla crisi dell'azienda non è ancora completata, porterebbe a un danno difficilmente recuperabile. E questo rischio è ancora più evidente per quelle attività , soprattutto piccole e medie imprese, che non godono di ammortizzatori sociali strutturali. Il nostro impegno proseguirà anche attraverso un costante monitoraggio della situazione economica dei vari comparti del terziario e con apposite iniziative di riqualificazione professionale per i lavoratori sospesi e in cassa integrazione. L'auspicio è ovviamente quello che al più presto passi questo momento difficile per lavoratori e imprese, nel frattempo però è doveroso quanto necessario dare loro sostegno con azioni rapide ed efficaci, come quelle che abbiamo finora abbiamo messo a punto come Ente Bilaterale".
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