L'emozione per i minatori cileni e un monito. Troppi i morti di lavoro anche in Italia
Giovedi 14 Ottobre 2010 alle 01:21 | 0 commenti

Roberto Ciambetti, Assessore Lega Nord - "L'emozione per i minatori cileni deve ricordarci che di lavoro si muore troppo anche in Italia"
"Emozione, molta emozione nel seguire la risalita dei minatori di San José: credo non sia velare di malinconia questo giusto momento di gioia andando con il pensiero ai tanti che ebbero sorte ben diversa: penso ai minatori italiani di Monongah, Dawson e alla tragedia di Marcinelle".
L'assessore al bilancio della Regione del Veneto, il vicentino Roberto Ciambetti, commenta così le notizie del salvataggio di quanti rimasero intrappolati il 5 agosto scorso nella miniera di San Josè, nel deserto di Atacama, nel nord del Cile. "In troppe miniere ci sono condizioni di sicurezza drammatiche - ha continuato Ciambetti ricordando una serie di incidenti in Cina e in Russia - ma anche in troppe fabbriche italiane, in troppi cantieri, i pericoli sono eccessivi: 1050 morti bianche nel 2009, circa 300 cittadini deceduti per malattie contratte sul lavoro, sono un numero impressionante, come elevati sono i circa 800 mila incidenti che si registrano annualmente. E' vero che stando ai dati Inail l'incidentalità in Italia è inferiore alla media europea, ma questo credo non è di grande giovamento per chi ha perso un familiare o si ritrova menomato o ammalato a seguito di un incidente o di una malattia contratta a causa del proprio lavoro. Proprio domenica scorsa - ha continuato l'assessore Ciambetti - si è celebrata la Giornata Nazionale per le vittime sul lavoro e credo che sia necessario sostenere l'impegno per la diffusione di una cultura della sicurezza e difesa del diritto alla salute nel posto di lavoro. Così mentre saluto lo sforzo straordinario e l'impegno giustamente profuso per salvare i minatori di San Jose, ribadisco la necessità di ricordare quanti italiani sono morti nelle miniere, quanti troppi lavoratori muoiono ogni anno o rimangono lesi o s'ammalano per lavorare"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.