Legge elettorale, Pci-Fgci del Veneto: incapacità e malafede
Mercoledi 21 Settembre 2016 alle 16:48 | 0 commenti
PCI - FGCI del Veneto
Poco più di un anno fa è stata definitivamente approvata la legge elettorale nota con il nome di "italicum". Una legge pessima, entrata in vigore l'11 luglio 2016, che permette a un partito anche minoritario di ottenere un'ampia maggioranza di deputati alla Camera. Questo, qualora venisse confermata la riforma costituzionale, permetterebbe a un'unica forza politica e al suo "capo" (secondo le definizioni contenute nel testo dell'italicum, art. 14bis) di controllare tutte le istituzioni nazionali e di imporre tutte le leggi e i decreti che vuole.È la trasformazione "ufficiosa" ma di fatto della democrazia repubblicana (che esiste ancora pur umiliata dagli ultimi governi) in una vera e propria oligarchia. Una legge, l'Italicum, che è stata imposta dal governo richiedendo più volte la fiducia al Parlamento e che deve essere sottoposta al vaglio della consulta perché fortemente "indiziata" di essere anticostituzionale.
Ebbene, ancora prima di essere "provata", lo stesso governo e lo stesso partito di maggioranza - il PD - che l'avevano fortemente voluta e magnificata in ogni occasione, oggi la vogliono cambiare. La necessità di modificarla è probabilmente (ma è un eufemismo) dovuta al fatto che, viste le ultime elezioni amministrative e i recenti sondaggi, una forza politica diversa dalla loro potrebbe ottenere la maggioranza alle prossime elezioni nazionali. E così, con la abituale mancanza di ogni pudore, tentano di riformulare una legge elettorale che consenta al loro gruppo di continuare ad occupare le istituzioni.
La loro è una visione Politica miope e pericolosa, ridotta a zero, che piega le regole e le leggi dello Stato alla convenienza del gruppo di appartenenza. Quella di cambiare una legge che loro stessi avevano dichiarato bellissima è una decisione a dir poco sconcertante che descrive bene cosa sia il governo Renzi: un ammasso di personaggi inqualificabili, incapaci e in malafede che stanno distruggendo quanto rimane delle Istituzioni Repubblicane, Costituzione compresa. Ma come si può anche solo pensare che questi pericolosi politicanti installati al governo del paese possano aver scritto una "riforma" della Costituzione decente? E, infatti, basta leggere la cosiddetta riforma “Boschi-Napolitano-Verdini†per rendersi conto che è incomprensibile nella forma e per nulla democratica nella sostanza.
Al prossimo referendum costituzionale con un NO si può fermare la deriva autoritaria alla quale il governo Renzi, il PD e i loro alleati (Verdini in testa) ci stanno costringendo.
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