Legge di Stabilità promossa da PMI vicentine. Apindustria: ma aspettiamo definitiva
Sabato 24 Ottobre 2015 alle 16:58 | 0 commenti
Apindustria Confimi Vicenza
La legge di Stabilità va nella giusta direzione: parola di Flavio Lorenzin, Presidente di Apindustria Confimi Vicenza, che invita però a non abbassare la guardia e a procedere rapidamente nell'attuazione dei provvedimenti annunciati in questi giorni dal Governo.
Le piccole e medie imprese accolgono con favore in particolare la norma sul super ammortamento al 140% per gli investimenti in beni strumentali realizzati dallo scorso 15 ottobre fino al 31 dicembre del 2016: «Apprezziamo questa misura e la volontà di far valere la sua efficacia già dalla metà di questo mese – commenta Lorenzin – ma per incentivare sin da ora gli investimenti sarebbe opportuno sciogliere ogni riserva anticipando la misura con un decreto legge, anziché attendere l'approvazione della legge di Stabilità », stupisce infine che dal provvedimento siano stati esclusi i fabbricati viste le non poche difficoltà del settore edilizia. Note positive arrivano anche dalla disattivazione delle clausole di salvaguardia di Iva e accise per il 2016, dalla proroga dei bonus in edilizia e dall'aumento a 3.000 euro della soglia minima per l'utilizzo del contante: «Sembra che finalmente si sia capita la necessità di misure significative e di semplice gestione – continua Lorenzin – temi di qui mi occupo personalmente anche sui tavoli di discussione nazionale come vicepresidente di Confimi Industria con delega alla semplificazione fiscale e ai rapporti con la pubblica amministrazione». Un plauso alla bozza sulla legge di Stabilità arriva quindi in materia di tassazione, pur con qualche riserva: «Non possiamo negare gli ottimi passi avanti. Consideriamo una questione di rispetto l'eliminazione della Tasi che come unico effetto ha avuto quello di fare impazzire uffici comunali, consulenti, Caf e cittadini – spiega – e finalmente vediamo sparire anche l'Imu sugli imbullonati, un provvedimento iniquo come lo è il persistere dell’applicazione  dell’Imu  sui capannoni che dovrebbero invece essere equiparati a beni strumentali come i macchinari. Rispetto al taglio dell'aliquota Ires dal 27,5 al 24%, giudizio buono, speriamo non aumentino le indeducibilità e comunque riteniamo sarebbe stato più opportuno concentrarsi sulla progressiva e definitiva eliminazione dell'Irap. Flavio Lorenzin conferma dunque il giudizio positivo sulla legge, ma avverte: «Fino ad oggi abbiamo solo una bozza. Auspichiamo che nel percorso di approvazione la manovra non sia svuotata dei suoi interventi positivi, che rappresentano una boccata d'ossigeno per le nostre imprese. Se lo scenario economico internazionale ci sta dando le occasioni per agguantare la ripresa economica, grazie alla salita del dollaro e alla crisi del mercato cinese che favorisce l'Europa con materie prime ed energia a costi più bassi – conclude il Presidente – speriamo altresì che il governo non perda questa occasione, portando quei provvedimenti indispensabili per garantire la spinta definitiva verso l'uscita da una lunga recessione».
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