Area ponte Marchese, il Pdl denuncia l'amministrazione in procura
Venerdi 13 Luglio 2012 alle 15:56 | 1 commenti
Gli escamotage con cui l'amministrazione comunale di Vicenza concede da anni i permessi temporanei al presidio No Dal Molin di ponte Marchese (in foto) hanno qualcosa di truffaldino. Così sostiene il Pdl che stamani ha redatto un esposto che a giorni sarà presentato alla procura della repubblica.
L'annuncio è stato dato a mezzogiorno e mezzo dai consiglieri Lucio Zoppello, Valerio Sorrentino Francesco Rucco e Gerardo Meridio che a quell'ora si sono riuniti a palazzo Trissino per fare il punto della situazione (era presente per i giovani anche Leonardo De Marzo del coordinamento cittadino del Pdl). «Sulla stampa locale - precisano i quattro - abbiamo letto le intemerate del sindaco democratico Achille Variati sulla legalità e gli affondo sul caso dell'ex Q8 di via Ceccarini. Premesso che sulle questioni di natura legale lì pendenti sarà è la magistratura a pronunciarsi, a noi interessa l'atteggiamento della giunta. È stata durissima nei confronti dei proprietari dell'area, ma l'amministrazione ha ben altro piglio nei confronti dei manufatti dei No Dal Molin che da anni si trovano sul campo agricolo di Ponte Marchese».
Più nel dettaglio entra Valerio Sorrentino: «Quei capannoni sono stati sistemati grazie a permessi temporanei per sagre e simili che per definizione non debbono durare che per poco tempo. Le carte però dicono altro. Dicono che alcune autorizzazioni sono state concesse per periodi addirittura di sei mesi». Il che a detta del Pdl configura una «grave anomalia» in materia annonaria ma anche in termini di edilizia privata. E infatti gli strali dei consiglieri d'opposizione sono rivolti in primis alla direttrice dell'edilizia privata Michela Piron e alla direttrice dei servizi annonari Giovanna Pretto. La questione ha ovviamente un retrogusto politico perché il centrodestra da anni sostiene che la lista civica Vicenza Libera - No Dal Molin, che in consiglio comunale ha eletto Cinzia Bottene, pur in minoranza sia una sorta di quinta colonna della maggioranza di centrosinistra.
Tant'è che i quattro chiedono al magistrato di vagliare sotto il profilo penale l'operato dei tecnici ma anche quello della giunta infilzata per aver quantomeno fornito una sponda politica ad un trattamento nei confronti dei “No Base†considerato di favore. L'esecutivo non poteva non sapere poiché la querelle è stata sollevata parecchi mesi fa spiegano i consiglieri di minoranza che al contempo rammentano che dalle carte acquisite in comune sulla vicenda “ponte Marchese†è emerso un fascicolo penale in cui si ipotizzano reati di abuso edilizio a carico degli attivisti contrari alla caserma americana.
L'ultima stoccata però è di Rucco il quale si rivolge direttamente all'assessore alla polizia municipale Antonio Dalla Pozza del Pd. Quest'ultimo martedì sulla sua bacheca Facebook aveva così commentato la dura presa di posizione della giunta su caso ex Q8: «Credo che la serietà di un'amministrazione stia anche nel come si pone verso il rispetto del principio di legalità ». Rucco prende la palla al balzo incalza: «Visti i due pesi e le due misure adottate col caso di via Ceccarini e col caso ex Q8, le affermazioni dell'assessore “sceriffo†appaiono strane. Quantomeno da parte di uno che nei primi anni Duemila faceva l'aficionado dei ragazzi del centro sociale Yabasta».
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