Lega vs Udc by ViPiù: Lanzarin e Valdegamberi i candidati a confronto
Mercoledi 13 Febbraio 2013 alle 00:25 | 0 commenti
VicenzaPiù festeggia il settimo anniversario della testata con una serie di incontri in vista delle elezioni. Il primo appuntamento si è svolto oggi alle 18 al Caffè Garibaldi di Vicenza con la bassanese Manuela Lanzarin della Lega Nord e il veronese Stefano Valdegamberi dell'Udc (qui e di seguito tutto l'evento nei 4 video in cui è stato suddiviso, ndr)
Il coordinatore dell'incontro, il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello ha subito chiesto conto della situazione di difficoltà della Lega e di come il partito intenda superarla.
"Non ci nascondiamo", ha detto la candidata al Senato, già parlamentare e sindaco di Rosà , Lanzarin. "Ci siamo trovati in una situazione difficile, ma cambiamento e rinnovamento all'interno della Lega ci sono stati. La pulizia è stata fatta, a differenza di quanto accaduto in altri partiti. Noi proponiamo una classe dirigente nuova e giovane e idee nuove, come il progetto dell'euroregione del Nord, una macroregione in cui trattenere le risorse".
Al consigliere regionale Valdegamberi, invece, Coviello ha chiesto conto della decisione di allearsi con Monti, dopo il distacco dal Pdl. Il candidato alla Camera ha individuato la causa nella contraddizione di tutte le formazioni politiche, quella di mettere insieme forze estreme e moderate, che poi non consentono di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. "Monti ha fatto delle cose buone, magari discutibili", ha commentato. "Ma ha salvato il Paese e ora non bisogna annullare il lavoro fatto".
Interpellati sui due casi ‘caldi' del momento che riguardano i rispettivi partiti - Finmeccanica per la Lega e Monte Dei Paschi (Caltagirone) per l'Udc - i due candidati hanno preferito glissare: Lanzarin ha detto che la Lega aveva già chiesto alla magistratura di fare chiarezza su Finmeccanica, Valdegamberi che lui può parlare solo per sé, che i rapporti fra Casini e Caltagirone non lo riguardano e che comunque lui è contrario al leaderismo. I primi attacchi sono partiti proprio dal consigliere regionale, che ha accusato la Lega di aver gestito male diverse aziende venete lasciando buchi: l'Aeroporto di Verona, la Fiera di Verona e la Serenissima.
Il dibattito si è spostato quindi sulle questioni locali, e in particolare sull'uso del project financing come modalità di costruzione delle opere pubbliche venete. Una modalità tipicamente italiana in cui gli utili vanno al privato e i costi finiscono per ricadere sulla comunità . Entrambi i candidati hanno criticato non tanto lo strumento in sé, ritenuto valido soprattutto per la carenza di fondi pubblici, quanto piuttosto la sua applicazione, che talvolta lascia spazio all'illegalità . Interpellata sul caso specifico dell'ospedale di Santorso, Lanzarin ha risposto dicendo che Zaia ha dato mandato di massima trasparenza.
L'argomento della trasparenza è stato affrontato anche relativamente alla questione Pedemontana, sollevata dal giornalista Marco Milioni, che da tempo sta cercando di ottenere la documentazione relativa al progetto, ma senza successo. Mentre Valdegamberi ha genericamente auspicato la massima trasparenza degli atti amministrativi con pubblicazione online, Lanzarin (geograficamente più vicina al problema) ha detto che non è stato nascosto niente relativamente alla Pedemontana e che i cittadini possono comunque rivolgersi agli organi preposti.
Milioni ha poi posto una domanda diretta: è giusto che lo Stato mantenga il segreto sulla vicenda Pollari? Le risposte anche in questo caso non sono state puntuali: Lanzarin ha replicato auspicando una riforma della magistratura nel suo complesso, mentre Valdegamberi ha detto che il segreto di Stato è giusto, ma non se viene utilizzato come strumento per proteggere qualcuno.
Ultima questione affrontata nel dibattito è stato il finanziamento pubblico dei partiti, ovvero il rimborso elettorale. "La Lega è a favore dell'abolizione", ha detto Lanzarin. "Il futuro governo prenderà una decisione in merito, visto che ci dovrebbe essere una convergenza dei partiti". Sulla questione degli stipendi dei parlamentari, Lanzarin sostiene che quella del politico non debba essere una professione, ma un lavoro a tempo determinato. Per Valdegamberi, invece, il vero tarlo è la corruzione, perché è lì che sta il guadagno di alcuni politici. "L'ipocrisia", ha detto, "è quella di tollerare la corruzione e poi lamentarsi degli stipendi, che comunque dovrebbero essere equi, ragionevoli e commisurati all'Europa".
Prossimo appuntamento giovedì 14 febbraio alle 18 con Oscar Mancini e Davide Vittorelli di Sel e Roberto Soffritti, Giorgio Langella e Giuliano Ezzelini Storti di Rivoluzione Civile Lista Ingroia.
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